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Onore a Martin McGuinness: comandante militare, politico, irlandese, repubblicano

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Pubblichiamo un pezzo del sito Barbadillo.it dedicato a Martin McGuinness, ex comandante dell’Ira e già vicepremier dell’Irlanda del Nord

La morte di Martin McGuinnes, 66enne ex vicepremier dell’Irlanda del Nord, consente di riflettere sul ruolo delle idee e sulle forme della politica. Esponente del Sinn Feinn, si era da poco dimesso dal vice primo ministro del governo di Belfast, in contrasto con il primo ministro unionista Arlene Foster.

Capo militare dell’Ira, all’anagrafe aveva come terzo nome Pace, come omaggio a Pio XII. Era il capo della Brigata di combattenti di Derry ed aveva scelto la lotta indipendentista dopo aver visto il deputato cattolico Gerry Fitt pestato nel 1968 durante una manifestazione per i diritti civili. In quattro anni scalò la gerarchia militare e fu associato ad azioni rilevanti della lotta anti-inglese, come le bombe al congresso Tory di Brighton e la strage di Enniskillen, ma si dichiarò sempre estraneo ai fatti di sangue. Ebbe poche condanne, la più grave di sei mesi, per aver nascosto nell’auto 130 chili di esplosivo e un mitragliatore.

Testimone dello sciopero della fame di Bobby Sands e delle fasi più roventi della crisi nord-irlandese, dopo il 5 maggio 1981 fu tra i protagonisti della crescita della mediazione politica con il governo di Londra e gli unionisti.

Comprese che la lotta armata non era l’unica strada per la crescita del riconoscimento delle istanze del popolo cattolico delle Sei Contee. Era un pragmatico e interpretava la politica come conquista di spazi materiali di crescita e legittimazione per la sua comunità, discriminata negli anni precedenti come per l’aparthaid in Sudafrica. Per questo con coerenza scelse nella parte finale della sua milizia di essere uomo di Stato.

Non a caso c’è anche la sua firma nella pace del Venerdì Santo, con il cessate il fuoco dell’Ira e l’inizio delle stagioni di co-gestione al governo di Belfast, accanto al reverendo Ian Paisley, leader unionista.

C7eJUsHXwAce3YcTheresa May, premier inglese, gli ha reso omaggio riconoscendo che aveva dato un “contributo storico ed essenziale” al processo di pace. Resta celebre la foto della stretta di mano di McGuinnes con la regina Elisabetta. Il gesto storico, l’ex capo dell’Ira, lo commentò così: “Volete sapere com’è andata? E’ andata bene. Sono ancora repubblicano”.

Antonio Fiore

(da www.barbadillo.it)

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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