Fanno oggettivamente impressioni i numeri del post di addio che Giuseppe Conte ha pubblicato sulla propria pagina Facebook sabato 13 febbraio, dopo il suo congedo da palazzo Chigi e da Presidente del Consiglio dopo due anni e mezzo di permanenza.
Alle 11.30 di oggi il post risultava aver totalizzato oltre 1.200.000 Like, 328mila commenti e più di 142mila condivisioni, complessivamente in circa 36 ore.
Riscontri ed engagement che pongono il premier uscente al pari dei più grandi leader mondiali, quanto meno in termini ‘social’.
Tra i commenti di ringraziamento al post numerosi sono quelli di esponenti del M5S, da Chiara Appendino agli europarlamentari Fabio Massimo Castaldo o Dino Giarrusso. E diversi sono gli endorsement che arrivano dai parlamentari pentastellati: Carla Ruocco, Carlo Sibilia, Luigi Iovino, Leonardo Donno, Giulia Grillo, Stefano Buffagni, solo per fare alcuni esempi.
Fonte: Mashable Italia
Ne ha parlato in una interessante intervista anche il sito specializzato in tecnologia e multimedialità Mashable Italia, che ha raccolto il commento dello ‘spin doctor’ di Conte, colui il quale segue le pagine social dell’ex premier dagli esortdi della sua esperienza istituzionale, Dario Adamo
“Quella dei profili social del Presidente Conte- ha detto Adamo a Mashable – è una storia che nasce proprio nei giorni del suo primo incarico: infatti, prima di allora, Giuseppe Conte non aveva nessun account su nessun social network. Fu così che, in concomitanza della prima “salita” al Colle nel 2018, abbiamo deciso di predisporre le pagine pubbliche e iniziare subito questa avventura”.
“Fin dai primi post – prosegue Adamo – abbiamo condiviso l’idea di una comunicazione che rispettasse il suo stile: sobrio, pulito, istituzionale, ma non per questo meno autentico o privo di emozioni. Da qui i post sulle sue attività pubbliche, i resoconti delle missioni ufficiali all’estero, ma anche i contenuti più “leggeri”, i commenti su fatti di cronaca e le note conferenze stampa in diretta streaming durante la fase più dura della pandemia. Un lavoro costante, quotidiano, frutto di un confronto diretto tra di noi”.
E’ di tutta evidenza che l’idea, come la chiama Adamo, ha funzionato. Spalacando a Giuseppe Conte le porte di un futuro politico ancora tutto da decifrare, ma sicuramente foriero di potenziali, nuovi incarichi di assoluta rilevanza.