ABBIATEGRASSO – Ha destato un cordoglio unanime e profondo la morte di Alessandro Invernizzi, l’imprenditore abbiatense di 49 anni che aveva combattuto per 11 contro la leucemia.
L’ad di Lurisia Premium Beverages, l’azienda rilevata nel 1996 assieme al padre, Vittorio Invernizzi, sta ricevendo proprio in questi momenti l’estremo saluto durante i funerali che si svolgono nella chiesa di Spinetta, a Cuneo.
Successivamente, a quanto ha riferito ieri il quotidiano La Stampa, le sue ceneri verranno traslate nel cimitero di Abbiategrasso.
La morte prematura di Alessandro ha trovato una vasta eco su tutta la stampa nazionale e di settore, che per anni lo aveva giustamente celebrato come uno dei più avveduti, dinamici e visionari top manager del settore beverage. Una passione che lo aveva portato prima a far entrare Oscar Farinetti nel capitale societario di Lurisia, trasferita lo scorso anno niente meno che alla Coca Cola.
La famiglia Invernizzi aveva acquistato acqua e stabilimento termale, ormai al tramonto, nel 1996. Alessandro l’ha trasformato in un marchio iconico rimanendo comunque, nonostante la cessione del ramo d’azienda più importante, alla guida dell’altro gioiello di famiglia: le terme di Lurisia, che hanno riaperto da appena un paio di giorni.
Ora che Alessandro Invernizzi riposerà nel cimitero di Abbiategrasso, sarebbe bello pensare (sin da subito) al modo migliore per ricordare e celebrare un abbiatense che ha regalato (a se stesso ed agli altri) una vita straordinaria.
F.P.
