VIGEVANO Lavoratori cinesi sfruttati nel settore calzaturiero della Lomellina. Fino a dieci, anche 15 ore al giorno con pagamenti al di sotto dei contratti collettivi nazionali e non per ora lavorata bensì a cottimo.
La Guardia di Finanza di Pavia ha eseguito oggi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta del sostituto procuratore di Pavia Camilla Repetto nei confronto di 3 amministratori di fatto di ditte del settore, indagati per intermediazione illecita e sfruttamento di manodopera. Le indagini dei militari del Gruppo di Pavia e della Comapagnia di Voigevano hanno permesso di accertare l’esistenza di 3 opicifi vigevanesi dove i caporali, tutti di origine cinese, obbligavano i lavoratori a lavorare e anche a vivere all’interno in precarie condizioni igienico-sanitarie, senza riscaldamento né letti adeguati.
Le tre aziende agivano attraverso prestanome, cambiando spesso denominazione, titolare, ragione sociale, tutot per mascherare la reale direzione aziendale. In particolare è emerso come i veri dominus, di fronte ai controlli di vari Enti statali, addirittura fingessero di esere impiegati che non parlavano la lingua italiana o si presentassero come collaboratori familiari.