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NOVARA / Ospedali Dipinti: arte oggi la raccolta fondi dell’associazione Emmaland

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Per trasformare il reparto di OncoEmatologia Pediatrica dell’Ospedale Maggiore in un luminoso e sereno “Giardino di Emma”
 
NOVARA – Inizia oggi una nuova sfida, la seconda campagna di raccolta fondi lanciata dall’associazione Emmaland per la trasformazione artistica, a cura di OSPEDALI DIPINTI, del Reparto di OncoEmatologia Pediatrica dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara attraverso l’opera “il giardino di Emma”.
 

Emmaland è un ETS (Ente Terzo Settore, più conosciuto come associazione) a scopo benefico, nata per ricordare la piccola Emma e per non disperdere la sua preziosa eredità fatta di coraggio, determinazione, amore, gioia e voglia di fare festa. L’obiettivo è cercare di alleggerire la vita di bimbi e genitori che devono affrontare il difficile percorso di guarigione da malattie onco-ematologiche pediatriche. Il loro motto è: il coraggio nasce da un sorriso.

“L’incontro con Silvio Irilli e la sua creazione OSPEDALI DIPINTI per noi rappresenta la perfetta sintesi. Abbiamo sperimentato in prima persona quanto sia importante trovarsi in un ambiente confortevole, colorato, vivace, a misura di bambino e di grande aiuto anche per i genitori”, dicono Claudia e Michele, Presidente e Vicepresidente di Emmaland. “Per questo, dopo il pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Ss. Trinità di Borgomanero abbellito lo scorso Natale, grazie all’opera di Silvio, abbiamo deciso di donare un nuovo volto anche al reparto di OncoEmatologia Pediatrica dell’ospedale Maggiore di Novara. Luogo che in diverse occasioni è stato di supporto alla terapia di Emma. Nello specifico verranno decorate le pareti della sala d’aspetto, dei corridoi e della stanza di day hospital.”

Oltre alla sala d’attesa, che sarà realizzata in modo integrale con scenari naturalistici, personaggi su pareti e soffitto ed Emma che sarà la protagonista, le opere continueranno infatti anche nei corridoi e nella sala day hospital, per creare un’installazione coinvolgente.

Qui, la presentazione completa del progetto:
https://www.ospedalidipinti.it/dona-un-reparto-dipinto/giardino-di-emma-oncologia-pediatrica

“È un privilegio per me stare accanto, con il progetto di OSPEDALI DIPINTI, a Claudia e Michele che hanno saputo trasformare una tragedia, come la perdita della loro Emma, in un atto di amore per stare vicino a tanti piccoli malati. Sarà una campagna emozionante, dove la firma più bella, la più importante, la più speciale sarà quella di tutti coloro che contribuiranno con una donazione libera per allontanare le paure e donare un sorriso ai piccoli pazienti” (Silvio Irilli, artista fondatore di OSPEDALI DIPINTI).

Un bellissimo progetto che ha però bisogno del sostegno delle libere donazioni di quanti credono nell’importanza dell’umanizzazione degli spazi ospedalieri, soprattutto pediatrici!
Da sempre, infatti, il principio fondante di OSPEDALI DIPINTI è non pesare sulle risorse economiche di ospedali e alla Sanità ma realizzare le opere esclusivamente grazie alle donazioni spontanee delle persone, alla collaborazione delle Onlus e al contributo di sponsor.

 

Nel 2021 la raccolta fondi per l’intervento artistico all’ospedale di Borgomanero ha superato le aspettative, creando una base di partenza per la raccolta finalizzata a questo nuovo Giardino di Emma. Base ulteriormente consolidata dalla splendida iniziativa che quest’estate ha visto i ragazzi di Out Of Place, un’intraprendente coppia di viaggiatori, sfrecciare sulle strade d’Europa per 1 mese, percorrendo i 7000 km del tragitto da Milano al paese col nome più corto del mondo – Å, nelle isole Lofoten (Norvegia) – e ritorno, a bordo della loro Panda Nara (questo il nome della super utilitaria che non li ha – quasi – mai traditi), raccogliendo coi loro follower 4.000 euro per Emmaland!
“Abbiamo deciso di sostenere Emmaland perché sposiamo la concretezza dei progetti realizzati, un’associazione nata da una famiglia per le famiglie e capace di comprendere realmente le esigenze di chi si trova a convivere con un bambino oncoematologico.” raccontano Mariagiulia Bertucci e Marco Secchi, i viaggiatori di Out Of Place.

“Durante la nostra avventura scandinava a bordo di una vecchia Panda abbiamo viaggiato quotidianamente con Emmaland e raccontato, a chi ha scelto di seguirci, la storia dell’associazione. Grazie alla partecipazione social abbiamo quindi raccolto 4000 euro, un primo grande passo per il nuovo obiettivo da raggiungere insieme. Vogliamo quindi ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla nostra raccolta e invitare a partecipare alla campagna di Emmaland per la realizzazione del progetto di Ospedali Dipinti.”

Un ulteriore piccolo tassello si aggiungerà grazie all’iniziativa del Centro Infanzia Lilliput di Volpiano (TO) che sabato 22 ottobre hanno invitato Silvio Irilli presso la struttura per tenere un laboratorio artistico aperto a tutti i bambini che vorranno partecipare e il cui ricavato sarà devoluto all’associazione Emmaland per la raccolta fondi del “Il Giardino di Emma” presso l’ospedale di Novara.

Insomma, è in atto una vera e propria gara di solidarietà, segno che questo progetto ha saputo mostrare l’importanza di regalare ai piccoli pazienti, ai loro familiari e agli stessi operatori sanitari, che affrontano con loro piccole grandi battaglie quotidiane, un ambiente che sappia accogliere e dare speranza. E lo fa col potere delle immagini e del colore.

Per riuscirci, occorre il sostegno di tutti per poter realizzare questo secondo Giardino di Emma! Ecco il perché di questa raccolta fondi, che resterà aperta fino al 15 dicembre, perché Natale permetta ai piccoli pazienti del reparto di Emato-Oncologia di ritrovare il sogno che la malattia ha interrotto…

Ecco il link per sostenere Emmaland in questo nuovo progetto che, in ricordo di Emma, cercherà di alleggerire il percorso terapeutico a pazienti, familiari e agli stessi operatori sanitari del Reparto:

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“Siamo emozionati ed assolutamente fiduciosi che questo progetto sarà di grande aiuto per tutti coloro i quali si troveranno, loro malgrado, a dover trascorrere del tempo in quei luoghi. Siamo sicuri che Silvio ed Ospedali dipinti faranno nascere più di un sorriso grazie alla loro opera. Eliminare le malattie immunodepressive non sarà possibile, rendere il percorso di guarigione più facile da affrontare sì!” (Claudia e Michele)

 

 

 

OSPEDALI DIPINTI
Perché il paziente è soprattutto una Persona.

OSPEDALI DIPINTI è un progetto artistico ideato dall’artista Silvio Irilli attraverso il quale da ormai dieci anni veste di colore e sorrisi i reparti, soprattutto di pediatria, degli ospedali italiani.
Ci riesce grazie a oltre trent’anni di carriera artistica e un’attenzione al mondo del bambino che, affiancata da una costante ricerca, dalla grande professionalità e ovviamente da un innegabile talento, gli consentono di emozionare e far interagire i più piccoli con le proprie opere d’arte.

Convinto da bambino che quella dell’artista sarebbe stata la sua strada, Silvio Irilli intraprende molto giovane la carriera di illustratore: nel 1991, a 21 anni, è infatti il primo artista ad avere una sua opera a colori su tutta la prima pagina del quotidiano Tuttosport, e fino al 2000 i suoi dipinti hanno illustrato copertine di testate nazionali sportive e dello spettacolo.
Negli anni ’90, l’incontro col mondo dell’infanzia: diventa infatti il disegnatore ufficiale della trasmissione televisiva “Solletico”, su Rai Uno.
L’altro incontro fondamentale è quello col mare, uno dei suoi soggetti preferiti, tanto che nel 2007 e 2008 viene chiamato a dipingere i murales al GEORGIA AQUARIUM di Atlanta (USA), l’acquario più grande del mondo, che riceve visibilità mediatica internazionale, e l’ammirazione di oltre 3 milioni di visitatori all’anno.

Nel 2012 Silvio Irilli crea il progetto OSPEDALI DIPINTI.

OSPEDALI DIPINTI non è un’associazione onlus o una fondazione: è un progetto artistico per “umanizzare” reparti di strutture ospedaliere attraverso decorazioni a tema.
Da sempre, il principio fondante è non pesare sulle risorse economiche di ospedali e alla Sanità ma realizzare le opere esclusivamente grazie alle donazioni spontanee delle persone, alla collaborazione delle Onlus e al contributo di sponsor. Ecco perché la firma più bella e più importante non è quella dell’artista, ma di tutti coloro che, contribuendo, si sentono parte di un progetto di accoglienza al paziente e di supporto ai medici trasformando i reparti in un sogno tutto a colori

L’intervento di decorazione dei reparti che diventano delle vere e proprie installazioni artistiche, dove il paziente, soprattutto il bambino, può interagire in un percorso emozionale. Un progetto che supera la dimensione estetica, creando le condizioni per una diversa fruizione dell’ambiente ospedaliero, trasformato in un mondo accogliente e sereno grazie alla partecipazione di un’intera comunità e all’ingrediente fondamentale dell’arte. “Quando un bambino entra in ospedale il suo sogno si ferma e subentrano le paure. Con OSPEDALI DIPINTI desidero far continuare il loro sogno anche in ospedale e mettere a disposizione il loro mondo, che è fatto di colori, fantasia, gioia!” (Silvio Irilli)

Negli ultimi dieci anni il progetto cresce in modo esponenziale. Sono infatti ormai 6000 i metri quadri dipinti, e 19 gli ospedali italiani che hanno aderito al progetto dove l’artista ha trasformato uno o più ambienti in mondi colorati con cui i piccoli pazienti possono interagire.
Nel 2018 arriva anche la grande soddisfazione di una lettera di complimenti per l’iniziativa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E nel 2020 il progetto ha conquistato anche la stampa internazionale, che ha dato grande visibilità alle realizzazioni trasmettendo ovunque il messaggio di accoglienza, di speranza e soprattutto di grande umanità dietro questo progetto artistico. 

“Da bambino avevo un sogno. Oggi quel sogno lo dipingo per pazienti. Perché il paziente non è solo un paziente, è soprattutto una Persona!” (Silvio Irilli, che ormai i bambini riconoscono come “l’artista degli ospedali”).

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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