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Dall'archivio:

Noi degli eventi Aiutiamoci, la nuova community degli imprenditori

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Il virus ha congelato matrimoni, cene aziendali, feste di laurea, … ne sanno qualcosa i tanti imprenditori che nell’ovest milanese hanno improntato negli anni un’offerta dedicata agli eventi. Con il suo giro di 40 miliardi di euro all’anno in Italia, il settore degli eventi privati e del wedding è in crisi e lamenta la mancanza di considerazione da parte del Governo. Per far fronte a questa emergenza che tocca diversi ambiti come quello della ristorazione e del turismo, è arrivato su Facebook alla pagina Noi degli eventi Aiutiamoci, il progetto di associazione per avere più voce. Dirette su Instagram e su Facebook, la condivisione continua. In attesa di una risposta.

Questa è la lettera che ha mosso a fare rete decine di imprenditori non solo di Bergamo, ma anche dell’area Metropolitana di Milano e poi in tutta Italia.

Mi chiamo Alessandra Moretti e sono un’imprenditrice italiana, bergamasca, titolare di una piccola realtà di successo, che negli anni, con il proprio lavoro, la sua arte e creatività ha rappresentato la bella Italia dinanzi a capi di Stato, istituzioni, multinazionali. La mia società lavora e vive nel mondo di quella che è chiamata la Events Industry.

So che c’è chi, più grande ed importante (economicamente) di me, ha già parlato, si è già fatto sentire. Ma la mia è una voce corale di tanti piccoli ma grandi uomini e donne che con il proprio lavoro rendono ogni giorno la vita dei loro clienti un sogno.

Siamo i realizzatori di sogni. Per un giorno, una sera, un attimo infinito. Noi, non solo io. Noi tutti. Noi che partendo da un’idea, un desiderio, un progetto, un bozzetto, creiamo un mondo che prima non c’era; noi che organizziamo, costruiamo, allestiamo, noleggiamo, noi che diamo una nuova luce a luoghi ed ambienti, noi che cuciniamo, serviamo, accogliamo, facciamo riecheggiare suoni, noi che coloriamo la vita con il profumo dei fiori, noi piccoli e grandi operatori del mondo degli eventi.

Noi, attività di cui nessuno parla in una abbozzata fase 2 o 3 di ripresa.

Noi, plancton dell’economia italiana, che con un decreto del 23 febbraio abbiamo smesso di lavorare, gettando al vento mesi di fatiche e tutto ciò che era pronto per gli eventi che si sarebbero succeduti. Ma per il bene del nostro Paese Italia lo abbiamo fatto. Senza obiezioni. Per senso civico! Per serietà! Per amore.

Aiutateci, fateci capire quando – e come –  potremo ricominciare a lavorare, quali saranno le regole da rispettare. Il nostro è un lavoro di programmazione a lungo termine, noi non viviamo di improvvisazione.  E se ci direte che non sarà possibile, per il bene del popolo italiano, creare eventi, “assembramenti”, rispetteremo le regole come abbiamo fatto fino ad ora, ma dateci degli aiuti reali per andare avanti, per non affondare. Noi non regaliamo parole ai nostri clienti. Noi siamo abituati a rendere reale ciò che i nostri clienti ci chiedono. Chiediamo anche a voi di fare questo!

Aiutateci a non dover affrontare la beffa di chiedere la sospensione di un mutuo, e scoprire che gli interessi sono talmente alti che chiamare questa operazione usura è un eufemismo.

Aiutateci, ma non con dei nuovi prestiti “garantiti”, che si uniranno a quelli che già abbiamo fatto per far crescere le nostre aziende.

Aiutateci con dei soldi veri, che non sembrino elemosina.

Aiutateci, non abbandonateci, anche quando la crisi sanitaria sembrerà scemare, perché a noi probabilmente non sarà consentito lavorare.

Aiutateci a non rimanere bloccati dalla burocrazia.

Aiutateci a non morire, a non chiudere.

Fate sì che non solo i grandi gruppi abbiano voce. Esistiamo anche noi… fatturavamo! Anche noi abbiamo contribuito a rendere grande questo paese. Noi, che con il nostro lavoro quotidiano raccontiamo e rappresentiamo l’arte, la creatività, la storia, la cultura dell’Italia, noi siamo un motore per l’economia, siamo un cuore che batte.

Noi, che realizziamo sogni, ora chiediamo a voi di metterci in condizione di realizzare il nostro!

Ascoltateci. Date voce al nostro appello.

Alessandra Moretti & Barone Vito Roberto, Regie d’autore snc ([email protected])

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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