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Dall'archivio:

Nerviano, morirono nel canale: “Nessuna responsabilità per il Villoresi”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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Nel 2009 un tragico incidente nel canale secondario del Villoresi, in cui perirono una donna di 35 anni e il suo figlioletto di 8. Archiviata la posizione del Consorzio di via Ariosto in sede penale

NERVIANO – Otto anni fa, nel 2009, una madre di 35 anni e il figlio di 8, di origini cinesi, affogarono in un diramatore secondario del Canale Villoresi a Nerviano: il bimbo scivolò in acqua e la madre si buttò subito nell’estremo tentativo di salvarlo, finendo a sua volta sopraffatta dalla corrente. Sull’onda della tragedia consumatasi, i familiari delle vittime citarono in giudizio per negligenza il Comune, le ferrovie e anche il Consorzio Est Ticino Villoresi a fronte di una lamentata assenza di opportune segnalazioni e protezioni in prossimità del canale. Ebbene, mercoledì 22 marzo è stata trasmessa l’ordinanza di archiviazione resa dal GIP, che chiude definitivamente la vertenza, almeno per quanto riguarda i profili penali: in capo agli imputati non è stato riconosciuto alcun onere specifico di sorveglianza o recinzione delle acque del canale. L’annegamento del bambino è stato pertanto ricondotto unicamente all’azione propria del piccolo e purtroppo alla tragica distrazione della madre.
Appena letta l’ordinanza il Presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Folli ha commentato: “Umanamente l’accaduto del 2009, in cui persero la vita tragicamente una madre e un figlio di 8 anni, non può che lasciarci profondamente addolorati ma quello della sicurezza sulle strade alzaie è un tema estremamente delicato che richiede un approccio intellettualmente onesto. Le alzaie non sono affatto delle piste ciclabili; rappresentano infatti principalmente dei passaggi che assicurano il pronto intervento del personale consortile in caso di interventi di manutenzione sul reticolo. La loro fruizione, da parte di pedoni e ciclisti, richiede in primo luogo un atto di assunzione di responsabilità personale. A prescindere comunque da ogni valutazione nel merito della decisione assunta e al di là del vigente divieto di balneazione imposto su tutta la rete consortile, ETVilloresi sta studiando un codice di regole che possano più efficacemente disciplinare i passaggi sulle alzaie a fronte di un sempre maggiore afflusso di persone in prossimità dei canali per fini riconducibili allo svago e al tempo libero”  ha concluso Folli.

(*comunicato a cura di Ticino Comunicazione, ufficio stampa Consorzio ETVilloresi)

*foto in copertina tratta da Milano Today

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