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Nerviano, in Consiglio volano gli stracci su viale Villoresi

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NERVIANO – Bianco o nero. Senso unico o doppio senso di circolazione? Quando in consiglio comunale sbarca la questione del futuro di viale Villoresi, o meglio del progetto di riqualificazione deciso dalla giunta del sindaco Massimo Cozzi, la temperatura sale. Lo ha fatto durante l’ultimo consiglio comunale, dove il discorso ha preso avvio da una mozione presentata dai gruppi “Tutti per Nerviano”, “Nerviano in comune”, “Gente per Nerviano ” e Scossa civica- la comunità” come lo aveva già fatto in quello che lo ha preceduto. La giunta è per il mantenimento del senso unico e ha messo in campo un progetto che prevede una serie di interventi ritenuti migliorativi: nella conferma del doppio senso di circolazione si inseriscono la riqualificazione dell’illuminazione pubblica, l’introduzione di una zona 30, la rimozione delle alberature molte delle quali presentano degli ammaloramenti, la creazione di un rialzo a raso in corrispondenza dell’asilo nido e la messa in sicurezza della zona in corrispondenza di via Vittorio Veneto per il rallentamento della velocità.
Tutto riposa su un importo stimato intorno ai 400 mila Euro. Tutto in moto rettilineo? No. Un gruppo di cittadini ha infatti proposto da tempo una raccolta di firme con cui chiede l’introduzione in via sperimentale di un senso unico sulla via in direzione Milano- Sempione. Proposta che la giunta non ha ritenuto di accogliere ma sulla cui opportunità di adozione, invece, l’opposizione ha ancora una volta battuto il chiodo: “La scelta di presentare questa mozione – ha sostenuto Daniela Colombo, esponente di “Tutti per Nerviano” – nasce da una risposta a una nostra interpellanza avuta durante lo scorso consiglio comunale da parte del sindaco che non ci è proprio piaciuta, ovvero che chi verrà dopo di loro potrà decidere di cambiare il progetto; non si possono spendere 400 mila Euro per i marciapiedi di fatto blindando la vita sostenendo che poi qualcun altro potrà decidere diversamente in futuro, la realizzazione della spianata e la decisione di togliere le alberature creeeranno una situazione irreversibile, occorre pensare a una soluzione per mantenere il verde e andare verso la mobilità sostenibile”. Ma le riserve di Colombo non abbracciano solo la sostanza con cui, a suo avviso, la giunta ha gestito l’intera questione, investono anche l’aspetto formale e procedurale: “ci si sarebbe potuto mettere intorno a un tavolo tutti per elaborare una soluzione più ragionata- ha proseguito – invece questa giunta ha scelto la via dell’esibizione muscolare, ci sono cittadini che hanno promosso una raccolta di firme e hanno suggerito per quel viale una soluzione totalmente diversa da quella che la giunta propone, il modo di fare della giunta denota mancanza di rispetto verso di loro e anche mancanza di democrazia”. Rilievo che Carlo Sala, capogruppo del “Gruppo indipendente nervianese”, ha voluto rispedire al mittente: “ascolto tante persone e mi dicono che viale Villoresi va riqualificata perché gli alberi non sono a posto, perché si rompono gli specchietti, perché ci sono situazioni di pericolo – ha controbattuto – evidentemente noi e voi parliamo con persone diverse, il dilemma senso unico doppio senso è una questione storica, già si provò a fare il senso unico ma poi non vi si diede seguito; e poi oggi non è che tutti lo vogliano fare, rispetto chi vuole il senso unico su quella via ma come noi riteniamo di avere preso una decisione che vada a beneficio dei cittadini, e poi non è che democrazia significhi fare come volete voi o nulla”. Un appello alla giunta a ripensare il progetto  è giunto anche dalla voce dell’esponente di “Cinquestele” Edi Camillò che ha aggiunto: “mi rifiuto di credere che ci sia qualcuno a cui gli alberi non piacciono, vista la loro  straordinaria importanza sul piano ambientale, ho parlato anche con alcuni che, alle ultime elezioni, hanno votato Lega e sono rimasti basiti di fronte alla scelta progettuale compiuta dalla giunta”. Insomma, il muro contro muro continua. La giunta è però orientata a proseguire sul progetto varato.
Cristiano Comelli

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