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Dall'archivio:

Nerviano: il sindaco Cozzi scrive all’ARPA per l’Olona ma ormai è una storia infinita…..

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NERVIANO – Aveva individuato nell’Olona che placido scorre sul territorio di Nerviano uno strano colore biancastro. E, puntualmente, ha preso carta e penna e inviato tutto dritto agli uffici dell’Arpa. Ma la risposta che il sindaco Massimo Cozzi ne ha ricavato non è proprio di quelle che si attendeva.
Cosicché, mestamente, conclude: “Purtroppo mai un colpevole o un responsabile e a pagare sempre è la nostra cara e vecchia Olona”. Perché, è il suo ragionamento di partenza, se nel fiume orgoglio del territorio e prezioso alleato sia sul piano ambientale sia su quello produttivo vi sono tracce di biancastro, non è il fiume che da solo ha deciso di cambiarsi d’abito. Quel biancastro ha radici esogene e bisognerebbe individuare chi ne abbia favorito il sorgere con comportamenti perlomeno discutibili o inopportuni.
La risposta dell’Arpa non lascia adito a dubbi. Questo biancastro avrà magari fatto  anche la sua comparsa in una determinata frazione temporale ma,  si legge nella lettera di risposta a Cozzi, “al momento degli accertamenti il fenomeno risultava non più in atto”. Per la verità, l’ente che si occupa della tutela e della salvaguardia dell’ambiente a livello regionale qualcosa ha trovato, ma si trattava di “acqua torbida, non biancastra”. 
Dove l’aggettivo si spoglia  di una connotazione cromatica precisa ma, di per sé, non offre un panorama a tutta rassicurazione. “Si ritiene far osservare- prosegue l’Arpa – che contestualmente allo svolgimento della verifica si assumevano informazioni presso il gestore dei pozzi di scarico interessanti il tratto e il fiume oggetto dell’esposto”: E ne è emerso dai riscontri che gli impianti di depurazione, ha concluso Arpa, “non presentavano  malfunzionamenti”.
Né il gestore degli impianti di depurazione, al momento della segnalazione, sottolinea ancora l’Agenzia regionale per l’ambiente, dava conto di coloritura biancastra all’interno delle acque fluviali. E anche un campionamento  effettuato successivamente dallo stesso gestore, conclude Arpa, non ha condotto alla rilevazione di anomalie. Ma la domanda finale allora non può essere lasciata nella penna: ma come sta davvero l’Olona a Nerviano ? Male o bene? Cozzi resta convinto della prima tesi così come del fatto che si debbano attuare interventi efficaci e davvero risolutivi.  L’Arpa tutte queste macchie nere non le ravvisa individuando al più qualche elemento di impurità ma non tale da far indurre a preoccupazioni più ampie del ragionevolmente fondato.
Cristiano Comelli   

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