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Nerviano: depuratore di Canegrate osservato speciale

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NERVIANO – Che sia da sottoporre a manutenzione va bene. Ma la chiusura del depuratore di Canegrate, dicono, ha finito per portare sversamenti nel fiume Olona di una certa quantità di rifiuti. E adesso che la situazione si è deteriorata, come la si risanerà? E, soprattutto, in quanto tempo? Il consiglio comunale di Nerviano vuole vederci chiaro. La discussione ha preso spunto da un’interpellanza presentata dalle liste “Tutti per Nerviano”, “Nerviano in comune”, “Gente per Nerviano” e “Scossa civica la comunità”.. Tutto prende le mosse dalla chiusura del depuratore canegratese determinata da Cap Holding per “realizzare interventi di miglioria”. Peccato, dicono i consiglieri comunali nervianesi, che quest’operazione, pur necessaria, abbia determinato “lo sversamento di diverse sostanze inquinanti nel fiume”. Al riguardo si è già fatta strada un’idea di progetto compensativo.

 

Ma con quali modalità? Daniela Colombo, esponente della lista civica “Tutti per Nerviano”, invita a tenere la guardia molto alta: “questo tema- ha spiegato – deve rimanere al centro dell’attenzione, Cap Holding si è impegnata ad attuare azioni di riqualificazione sul territorio, occorre capire se si stia ragionando su questa situazione per evitare di trovarci in futuro in una situazione simile”. Dal canto suo, il primo cittadino Massimo Cozzi ha dato lettura di una lettera a Cap Holding con primo firmatario il sindaco di Parabiago in cui si chiede alla società di relazionare e tenere informati dettagliatamente  su interventi di ripristino della fauna e della flora, sulla riqualificazione fluviale e sui monitoraggi effettuati.

 

 

 

Ma la lettera chiede anche un maggiore coinvolgimento dei comuni in queste vicende e un’azione sinergica con il Consorzio fiume Olona. Colombo ha controbattuto che !non esiste ancora un cronoprogramma sulle attività di bonifica pianificate da Cap Holding”. Ed Edi Camillò (Movimento Cinquestelle) ha messo l’accento sul fatto che “Regione Lombardia non ha dato alcuna autorizzazione a Cap Holding rispetto a quanto è stato fatto sul fiume Olona, e quindi Cap Holding si muoverebbe come se avesse un’autorizzazione che in effetti non ha”. In soldoni, il consiglio nervianese si è espresso coralmente sulla necessità di ripristinare lo stato di salubrità del fiume e sulla volontà  di vigilare con attenzione affinché questo avvenga.

Cristiano Comelli

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