― pubblicità ―

Dall'archivio:

Nerviano/Consiglio comunale 2. E’ scontro sui costi per lo smaltimento rifiuti

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

NERVIANO – Da raccogliere, da smaltire. E da pagare, per il loro smaltimento. I rifiuti sono stati terreno di scontro durante l’ultima assise nervianese. Perché, per Daniela Colombo, esponente di “Tutti per Nerviano” che ha acceso il dibattito sul punto, nei documenti consegnati dalla giunta figura una stonatura non proprio da poco: “se l’indifferenziato è diminuito del 4 per cento – ha spiegato – perché i costi di smaltimento aumentano di 350 mila Euro? Penso sia un’incoerenza”. Poi, però, aggiunge un ulteriore elemento di riflessione e dilata il discorso: “nel 2018 il costo dell’indifferenziato di Accam variava da 93 a 125 Euro per tonnellata, si è deciso di rivolgersi al mercato perché Accam non era in house e le condizioni strappate sono state di 124,49 Euro, quindi vicino al massimo”.
Puntualizzazione con aggiunta di frecciatina ironica: “complimenti per il risparmio”. Ma a suo dire vi è anche un’altra nota che stride rispetto al complesso della partitura e questa volta sul banco degli imputati ci sale la valutazione sulla raccolta differenziata: “dai dati che ci sono stati forniti – ha proseguito – si evidenzia un aumento della raccolta differenziata per l’acciaio pari al 20,8 per cento, uno per il vetro del 2, uno per il legno del 22 per cento, sono prodotti importanti e molto appetibili sul mercato, ma allora è lecito chiedersi perché i proventi per la raccolta differenziata diminuiscano. Cosa ne fate di questi rifiuti differenziati? Dove vanno a finire?”. Terzo rilievo, la situazione del cimitero dove “prima carta, plastica e verde avevano tre contenitori diversi e ora sono raccolte in un unico contenitore”. Insomma, tre rilievi puntuali a cui hanno provato a rispondere gli assessori Alba Maria Airaghi e Laura Rodolfi. Per la prima, “Accam per la normativa attuale non poteva essere in house e quindi il comune non poteva conferire i rifiuti direttamente, è stata fatta una gara ed è emersa una proposta per 124 Euro circa a tonnellata, abbiamo dovuto gioco forza rivolgerci al libero mercato”. Rodolfi, dal canto suo, ha rimarcato che “i costi di smaltimento sono aumentati esponenzialmente e non ci si può fare nulla, dove si può si cercherà di spuntare un prezzo migliore, per quanto riguarda il cimitero abbiamo ripristinato i contenitori, ma vorrei fare osservare che dobbiamo pensare non tanto ai costi quanto alla difesa dell’ambiente”. E se l’ex sindaco e ora esponente di “Scossa civica- la comunità” Sergio Parini ha insistito sulla necessità di sensibilizzare in modo più puntuale i cittadini sulle pratiche della raccolta differenziata e sul fatto che si potessero benissimo individuare soggetti in grado di praticare un prezzo più favorevole per lo smaltimento, Enrico Fontana di “Nerviano in comune” ha invitato ad avviare sui rifiuti e sull’ambiente un dibattito a più ampio respiro che non si limiti alle sole cifre. Colombo non ha fatto mancare alla giunta una punzecchiatura finale: “se dite che l’ambiente viene prima del discorso economico – ha detto – allora perché avete votato a suo tempo contro la mozione sulla plastica monouso?” .
Cristiano Comelli

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi