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++Nelle ‘intensive’ 64% di non vaccinati, ricoveri in calo del 3.3%

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MILANO Continuano a diminuire i pazienti Covid ricoverati negli ospedali italiani, sia nei reparti ordinari sia nelle rianimazioni, con un calo complessivo del 3,3% delle ospedalizzazioni nell’ultima settimana.
 

E’ segno che la curva epidemica si conferma in discesa. Ma se questi dati lasciano ben sperare, preoccupano invece i ‘numeri’ relativi ai non vaccinati: il 64% dei posti letto Covid nelle intensive e’ appunto occupato da non vaccinati, e sono ancora oltre 1,5 milioni gli italiani over50 non ancora immunizzati.

Il calo della curva si rileva anche nei dati del bollettino giornaliero del ministero della Salute. Sono 118.994 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, contro i 133.142 di ieri.
Le vittime sono invece 395, rispetto alle 427 del giorno precedente. E su 964.521 tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore, il tasso di positivita’ e’ al 12,3% in aumento rispetto al 10,1% di ieri. Sono invece 1.524 i ricoverati nelle terapie intensive, 25 in meno di ieri, ed i pazienti nei reparti ordinari sono 19.550 (-323).
Anche l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), nella sua rilevazione giornaliera, segnala che resta al 16% la percentuale a livello nazionale di terapie intensive occupate dai pazienti Covid ma, in 24 ore, cala in 11 regioni.
Resta al 30%, sempre a livello nazionale, anche la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area non critica ma, in 24 ore, cresce in 6 regioni. Un trend confermato ulteriormente dal monitoraggio settimanale della Fiaso (Fedearzione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) in 20 ospedali sentinella: nella settimana 25 gennaio-1 febbraio, scende infatti del 3,3% il numero totale dei ricoveri di pazienti Covid adulti. In particolare, nei reparti ordinari il totale dei pazienti Covid (1.908) e’ diminuito del 3,5% rispetto alla settimana precedente. Nelle terapie intensive monitorate (195 pazienti) il numero dei ricoveri e’ sceso dell’1,5%.

La Fiaso fa anche un’analisi differenziata tra ricoverati per o con Covid, rilevando come, sempre nell’ultima settimana, negli ospedali diminuiscano i ricoverati ‘per Covid’ mentre aumentano i pazienti ‘con Covid’, ovvero ricoverati per altre patologie e che risultano positivi. Piu’ precisamente, nei reparti ordinari i pazienti ricoverati ‘con Covid’ sono il 37% del totale (rispetto al 35% della scorsa settimana) . Nei reparti di intensiva, invece, i pazienti ‘con Covid’ sono il 16% (erano l’8% la scorsa settimana). I ricoverati ‘per Covid’, in calo, sono invece il 63% nei reparti ordinari (65% la scorsa settimana) e l’84% nelle intensive (7 giorni fa erano il 92%). L’aspetto che piu’ preoccupa restano i ricoveri tra non vaccinati. I letti delle Rianimazioni Covid sono occupati per il 64% da soggetti non vaccinati: “un dato ormai consolidato che conforta – commenta il presidente Fiaso Giovanni Migliore – sulla efficacia del vaccino nella protezione dalle forme gravi della malattia Covid”. Tra i vaccinati finiti in Rianimazione Covid, rileva inoltre Fiaso, “la quasi totalita’, l’88%, soffre di gravi comorbidita’. Si tratta, per il 61% dei casi, di persone che avevano fatto il vaccino da oltre 4 mesi e non avevano ancora avuto la terza dose”. Quanto alla fascia pediatrica, rimane stabile e pari a 124 – rispetto ai 125 della scorsa settimana – il numero dei ricoveri pediatrici under-18 monitorati nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella della Fiaso. Ricoveri si registrano inoltre anche nei piccolissimi: i neonati di 0-6 mesi costituiscono il 18% del totale dei ricoverati under18 e quasi 1 neonato su 2 ha almeno uno dei genitori non vaccinato.

Ad ogni modo, l’andamento della curva migliora ed i parametri sono in discesa. In alcune settimane, “verosimilmente 2-4, caleranno molto i ricoveri nelle intensive. Ci sono numeri che danno contezza di una discesa dei contagi, e calato il numero dei ricoveri calera’ anche quello dei decessi, come nelle scorse ondate”, analizza il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Quindi, conclude, “la strada e’ davvero in discesa”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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