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‘Ndrangheta, Mantovani rilancia e scrive a Rosy Bindi: “La Commissione Antimafia mi ascolti”

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L’ex Vicegovernatore ex assessore alla Salute di Regione Lombardia, oggi Consigliere regionale di FI passa al contrattacco e chiede di essere ascoltato dalla Commissione Antimafia del Parlamento

MILANO – Mentre il Movimento Cinque Stelle in Regione arriva a chiedere un ‘Daspo’ per l’ex Vicegovernatore lombardo usando toni durissimi nei suoi confronti, a seguito degli sviluppi dell’inchiesta condotta dalla Procura di Monza e che ha portato agli arresti domiciliari del sindaco di Seregno Edoardo Mazzo, Mario Mantovani rilancia e passa al contrattacco.  L’ex Assessore alla Salute questo pomeriggio, attraverso una nota diffusa alla stampa, ha fatto sapere di volere essere ascoltato al più presto dalla Commissione Antimafia di Palazzo Chigi al fine di chiarire la sua posizione. Qui di seguito il testo integrale:

“Sono a chiedere un’audizione formale presso la Commissione da Lei presieduta  a seguito del provvedimento della Procura della Repubblica di Monza che mi vede coinvolto, in qualità di indagato, per corruzione, in un procedimento che vuole fare luce sulle infiltrazioni della ’ndrangheta nel tessuto economico e politico lombardo. Mi ritengo del tutto estraneo alle accuse che mi vengono rivolte e non ritengo accettabile che il mio nome possa essere accostato a mondi e sistemi che nulla hanno a che fare con la mia storia né con il mio agire politico”. Così inizia la lettera che Mario Mantovani, consigliere lombardo di Forza Italia, ha inviato al Presidente della Commissione Antimafia del Parlamento On. Rosy Bindi e per conoscenza alla Commissione Antimafia del Consiglio Regionale di Lombardia. “Ho avuto l’onore di servire l’Italia prima al Parlamento Europeo dal 1999 al 2008; poi, dal 2008 al 2013, al Senato della Repubblica e nel Governo del Paese in qualità di Sottosegretario alle Infrastrutture; dal 2013 siedo fra i banchi del Consiglio Regionale di Lombardia e ho ricoperto, dal 2013 al 2015 la carica di Vicepresidente ed Assessore alla Salute. Tutti ruoli che ho potuto assumere soprattutto grazie al consenso popolare e al supporto di migliaia di elettori: è per loro dunque che intendo proseguire l’impegno politico affidatomi democraticamente; è per loro – continua Mantovani nella lettera – che sto affrontando, con determinazione, il processo che mi vede coinvolto presso il Tribunale di Milano; è per loro che devo fare chiarezza anche rispetto all’informazione di garanzia appena ricevuta”. “Per tali motivi, la prego di poter valutare –conclude Mantovani- questa mia richiesta, in modo da poter illustrare ed affrontare, anche nell’autorevole sede da Lei presieduta, i rilievi emersi in questi giorni, anche attraverso il confronto con gli Onorevoli componenti della Sua Commissione”.

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