ROMA – Ieri alla Camera si è tenuta la votazione sulla mozione della maggioranza che “impegna il governo a ridiscutere integralmente il progetto della Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”. La mozione è passata con 261 voti a favore e 136 contrari. Il voto è stato disertato da 34 deputati leghisti, compresi il capogruppo Riccardo Molinari, il viceministro Massimo Garavaglia e i sottosegretari Giorgetti, Molteni e Rixi. L’obiettivo del Carroccio è infatti quello di non bloccare i bandi, altrimenti l’Italia dovrà rinunciare ai fondi Ue e pagare costose penali alla Francia. Dure le opposizioni: per l’ex ministro delle Infrastrutture Delrio il blocco alla Tav è il prezzo che la Lega paga al M5S per il No all’autorizzazione a procedere contro Salvini sul caso Diciotti.
Massimo Garavaglia da sempre è tra i sostenitori della TAV. Lo ricordiamo, già all’epoca sindaco del suo Comune di Marcallo con Casone a trattare per avere concessioni importanti per il territorio su questa partita. Alta Velocità, dunque, come occasione di crescita e sviluppo. Perchè sviluppo e tutela ambientale possono tranquillamente coesistere.
F.V.