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Mortara, il sindaco e l’assessore Granelli donano il plasma. Facchinotti: “Chi ha sviluppato anticorpi, lo faccia”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MORTARA PV –  Il plasma di pazienti guariti, ricco di anticorpi, pare essere la soluzione migliore per curare coloro i quali attualmente si ritrovano a combattere la malattia. Per sconfiggere il Covid-19 si sta infatti utilizzando questa soluzione ed il San Matteo di Pavia rappresenta uno degli ospedali capofila.

Come funziona la donazione? Le persone guarite sviluppano nel plasma gli anticorpi, questi ultimi sono buoni per essere utilizzati e di conseguenza si raccoglie il plasma mediante separatore cellulare. Una procedura che dura circa 35-40 minuti e considerata altamente sicura dal momento che il plasma deve superare tutti gli esami previsti dal centro nazionale sangue.

Si sono sottoposti a questa donazione il sindaco Marco Facchinotti e l’assessore Luigi Granelli. Entrambi hanno contratto il virus nel mese di marzo e sono riusciti a debellarlo. Lo stesso primo cittadino ha ripercorso le fasi ed ha sottolineato quanto sia importante donare il plasma per aiutare chi attualmente è positivo al virus.

Sia Facchinotti sia Granelli hanno avuto acuti sintomi febbrili, addirittura all’assessore è salita la temperatura oltre i 39 gradi. Hanno vissuto l’esperienza chiusi nel proprio domicilio, ma in isolamento per evitare di infettare i familiari. Terminata la brutta esperienza, sono stati chiamati per effettuare i due tamponi di controllo (a distanza di 24 ore l’uno dall’altro).

Sono risultati negativi e così, adottando tutte le precauzioni del caso, hanno potuto iniziare gradualmente a tornare a vivere una vita normale. A questo punto entra in scena la seconda parte. “Abbiamo contattato il centro trasfusionale di Pavia (a breve ci avrebbero chiamato comunque loro) – dichiara Facchinotti – e siamo stati sottoposti ad un prelievo di sangue. Dopo una settimana ci hanno comunicato che disponevamo di anticorpi sufficienti per poter eseguire la donazione”.

Quest’ultima, nel caso di sindaco e assessore, si è svolta lo scorso 29 aprile, mentre gli esami del sangue per le verifiche del caso sono stati effettuati il 21 aprile. I due amministratori ci tengono però a precisare che tutto ciò non è frutto di un comportamento che vuole attirare meriti, al contrario è un’azione che deve fare da traino.

“Nel nostro piccolo – riprende Facchinotti – abbiamo voluto spingere su questa cosa. L’appello è quindi rivolto alle persone guarite che hanno sviluppato un numero di anticorpi sufficiente. Più in generale consiglio a tutti di sottoporsi all’esame del sangue in modo da valutare la possibilità di donare il plasma”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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