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Dall'archivio:

Monica Forte: “L’Italia ha scelto una donna, ora auguriamoci che il governo possa dare stabilità al Paese” (E le canta al suo vecchio partito….)

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MILANO – La consigliera regionale Monica Forte è intervenuta sull’esito delle votazioni politiche: “In queste settimane abbiamo assistito a pochissime discussioni sui contenuti e programmi delle coalizioni, bensì un continuo scontro ideologico e stucchevoli strumentalizzazioni legate a retaggi del passato. Una campagna elettorale fatta di fretta che ci consegna un’Italia che segna il record di astensionismo ma che comunque ha indicato, nonostante la vergognosa campagna “contro”, una chiara vincitrice, Giorgia Meloni. La vittoria del centrodestra è un dato inequivocabile di cui bisogna prenderne atto.
Il Paese si è espresso ed ora dobbiamo solo augurarci che si arrivi al più presto alla formazione di un governo e che esso possa durare per cinque anni – continua Forte – L’Italia e le sfide che dovremo affrontare necessitano di stabilità e progettualità a medio e lungo termine. Inoltre, visto quanto espresso dalle urne, da donna non posso che augurarmi che Giorgia Meloni sia supportata e che possa far benissimo per il bene del Paese, sfondando finalmente un muro duro da abbattere, dimostrando che una donna di valore può fare come e anche meglio dei colleghi uomini”.

Per quanto concerne Lombardia, la consigliere Forte ha aggiunto: “Spero di non vedere l’inizio di una nuova campagna elettorale per le regionali con le stesse modalità poco costruttive di quest’ultima nazionale. Per le regionali dovremo essere capaci di parlare ai cittadini di progetti e programmi, così facendo dovremmo essere in grado di recuperare una quota di chi è talmente sfiduciato da credere sia inutile andare a votare. Gli italiani stanno chiedendo a gran voce concretezza, lavoro, stabilità e serietà. Per l’evoluzione civile del nostro Paese sarebbe importante che tutto questo possa arrivare da un governo con una donna come presidente del Consiglio”.

Infine, tornando sul tema dell’astensionismo, Forte ha specificato: “Da calabrese non posso che essere rammaricata di notare come al sud la percentuale di chi non si è recato alle urne è nettamente maggiore rispetto alla media italiana. È proprio la Calabria il fanalino di coda, insieme a Sardegna e Campania. I motivi sono certamente tanti e diversi, emerge con forza però la sfiducia che va aumentando tra popolazione e politica. Chi vota si accontenta di poco, di una “mancetta di sopravvivenza” camuffata da reddito di cittadinanza (da qui la risalita improvvisa dei 5 Stelle). Al sud si dovrebbe parlare di sviluppo, crescita e lavoro, non di contentini che tengano le persone appena al di sopra della soglia di povertà.

In Campania come in Calabria il M5s rappresenta il primo partito proprio perché hanno promesso di mantenere il reddito di cittadinanza; ecco, una regione che si affida a questo assistenzialismo è una regione che ha perso le speranze e non crede più a niente. La politica non può esultare per questo risultato, deve sentirsi responsabile e provare a ridare un futuro a quelle terre ricche di potenzialità ed eccellenze. Mi auguro che il sud possa comprendere questo – conclude Monica Forte – reagire ripartendo dai piccoli territori e ricominciando a fare Politica, quella con la P maiuscola, al servizio dei cittadini e del loro futuro”.

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