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Mirko Oro arrestato in Svizzera: deve scontare 6 anni di carcere

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BUSTO ARSIZIO – I carabinieri del reparto operativo – nucleo investigativo del comando provinciale di Varese hanno ricevuto da parte della Procura della Repubblica di Busto Arsizio  un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti a carico di un 46enne imprenditore della provincia, attivo nel settore della compravendita di oro, il quale dovrà scontare un cumulo totale di oltre 6 anni di pena residua complessiva poiché ritenuto colpevole, in più sentenze, dei reati di truffa, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, uccisione di animali, riciclaggio, pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale, simulazione di reato e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. E’ Mirko Rosa, noto col nome di Mirko Oro. 
Uno dei 25 negozi “Mirko Oro”
      I militari, accertata la sua irreperibilità sul territorio nazionale, si sono subito messi sulle sue tracce e, coordinati dalla stessa Procura della Repubblica di Busto Arsizio, ne hanno monitorato i movimenti, che lo hanno visto spostarsi in diversi Paesi dell’Unione Europa, prima di trovare rifugio in territorio elvetico.
      Nonostante stesse usando un suo profilo social per tentare di far credere di trovarsi altrove e per pubblicare numerosi video nei quali oltraggiava le forze di polizia impegnate nelle sue ricerche, sfidandole a trovarlo, ai carabinieri del reparto operativo di Varese è bastato attendere che il provvedimento di cattura venisse internazionalizzato dall’autorità giudiziaria e, non appena ottenuto un mandato d’arresto europeo, grazie anche alla determinante collaborazione della Divisione S.i.r.e.n.e. del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip) che ha attivato il collaterale svizzero, a far sì che venisse rintracciato e arrestato dalla polizia Cantonale di Mendrisio (Svizzera).
      Nei suoi video social, l’uomo, inneggiava anche lo Stato albanese e il ‘Kanun’, codice orale di diritto consuetudinario albanese che disciplina tra i vari aspetti anche l’onore, il giuramento e la vendetta. Dopo essere stato condotto presso gli uffici della caserma della polizia cantonale svizzera, sarà ristretto presso il carcere preventivo la Farera di Lugano, in attesa delle procedure per l’estradizione. Sono tuttora in corso le attività d’indagine dei carabinieri, tese a ricostruire il circuito relazionale dell’arrestato e a valutare eventuali responsabilità e coinvolgimenti di terze persone che possano averne favorito l’allontanamento e la breve latitanza, in questi pochi giorni.

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