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‘++Mio Italia, ristoratori e imprenditori oggi dal sottosegretario Durigon. Alle 15 Io Apro davanti al Parlamento

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ROMA “Stamani una delegazione di rappresentanti di piccoli imprenditori composta da Mio Italia, Consorzio Ursa Major Lombardia, Veneto Imprese Unite, Associazione Commercianti Salerno, Associazione Ristoratori Reggiani, Esercenti Resistenti, incontrerà al ministero dell’Economia e delle Finanze il sottosegretario Claudio Durigon”. Lo ha reso noto Paolo Bianchini, presidente di Mio Italia Movimento Imprese Ospitalità.
      “Al centro dell’incontro – spiega – le proposte dei piccoli imprenditori nell’ambito del decreto Imprese di imminente approvazione. Mio Italia già dallo scorso febbraio ha elaborato un Piano per la ripresa economica del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca), presentato al premier Mario Draghi e ai Ministri competenti.
Il Piano elenca le problematiche del settore con, in parallelo, le soluzioni suggerite”.
      “Il mese corrente sarà fondamentale per la sopravvivenza dei ristoratori italiani e di un comparto irragionevolmente penalizzato, pur rappresentando il 30% del Pil nazionale”, conclude Bianchini.
IO APRO, OGGI POMERIGGIO DAVANTI AL PARLAMENTO NONOSTANTE IL DIVIETO DELLA QUESTURA

Intanto, sempre oggi, torneranno in piazza  i ristoratori e i commercianti di IO APRO.

“A differenza di quanto affermato e diffuso sui social, però, si segnala che, con formale provvedimento redatto dalla Questura di Roma in data 9 aprile, la piazza di Montecitorio è stata formalmente vietata per la giornata di domani ai rappresentanti del movimento ‘IoApro’, in quanto già concessa e, quindi occupata da un’altra manifestazione regolarmente preavvisata nei giorni precedenti, che si svolgerà nella stessa fascia oraria  con la prevista partecipazione di 100 persone”. Questa la nota ufficiale della Questura.

Il movimento fondato da Mohamed El Hawi non ci sta e fa sapere che “130 pullman partiranno da tutta Italia, invaderemo Montecitorio. Questi pullman sono confermati. Utilizzate anche  auto e treni per spostarvi, nessuno può fermarvi per riconquistare i vostri diritti. Circonderemo il Parlamento in maniera pacifica e lì costringeremo ad uscire dal palazzo. 20.000 o 50.000 dipende da voi. Facciamo la storia insieme”.

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