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Minardi insiste: “Nel 2018 debiti nei confronti di 548 fornitori”

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MAGENTA –  “Il 2018 è stato chiuso con debiti da parte del Comune di Magenta nei confronti di 548 fornitori. Benché la situazione nei pagamenti SIA migliorata (*adesso il Comune paga a 42 giorni ndr ) resta il fatto che significa aver messo in difficoltà realtà locali che contano su quelle fatture per poter andare avanti e far girare l’economia”.

Ad evidenziare la questione nell’ultimo Consiglio comunale ci ha pensato Silvia Minardi, capogruppo di Progetto Magenta. 

“Senz’altro – ha ammesso Minardi – è aumentata anche la capacità di recupero dell’ente,purtuttavia, c’è da fare di più”. A questo proposito, la prof.ssa ha citato il caso dei quasi 3 milioni di euro non riscossi.

“Indubbiamente – ha poi aggiunto la leader di Progetto Magenta – la formula del recupero crediti avviata dal Comune sta dando i suoi frutti, però, ci troviamo davanti ad una città più povera. Serve una riflessione profonda sull’argomento”.

Da qui il ritorno alla questione delle fasce Isee da rivedere. Peraltro, cavallo di battaglia da sempre del Vice Sindaco e Assessore al bilancio Simone Gelli, il quale più volte all’epoca dai banchi della minoranza, ha affrontato l’argomento e che riteniamo sia sicuramente nella sua agenda delle cose da fare.

Altro argomento ancora aperto è quello dei luoghi culto religiosi. Sul quale ha detto la sua – la materia religiosa del resto è il suo pane quotidiano – il capogruppo del PD Enzo Salvaggio.

“Oggi i cittadini di Magenta sono disorientati, soprattutto quelli che hanno votato per Chiara Calati. Questa è una Amministrazione che non dà risposte – ha incalzato l’esponente dei Dem – almeno noi, ci prendevamo le responsabilità su certe scelte. Non c’è solo la comunità mussulmana ad aver chiesto un luogo di preghiera, ma anche quella evangelica. Qual è la risposta della Giunta? Vorremmo capire quali momenti di concertazione l’Amministrazione intende promuovere all’interno del Piano di Governo del Territorio. Perché finora si è visto ben poco. A parte finora una assemblea per addetti ai lavori”.

F.V.

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