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Milano, tentato omicidio per gelosia: due arresti della Polizia

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MILANO   – La Polizia ha arrestato altri due uomini per l’agguato a un 25enne del 13 novembre scorso in in piazza Geremia Bonomelli a Milano.
Si tratta di due presunti complice del 33enne, gia’ fermato, che avrebbe sparato alla vittima ferendolo alle gambe. Stando alle indagini della squadra investigativa dell’ufficio Volanti della questura l’esecutore materiale 33enne, insieme agli altri due tra cui il cugino, avrebbe deciso di sparare al 25enne per questioni di gelosia in quanto la vittima si frequentava con l’ex fidanzata del 33enne. Quest’ultimo poco dopo, ha contattato il centralino del Commissariato Mecenate per costituirsi ed e’ stato raggiunto e fermato dai poliziotti delle volanti a casa dei genitori con i quali, non mostrandosi pentito, si era vantato dell’azione da poco compiuta. Le ulteriori indagini, coordinate dal pm Giovanni Tarzia, avrebbero fornito un supporto logistico continuo, puntuale ed indispensabile per l’agguato.

Il primo intervento effettuato dagli agenti delle volanti della Questura permise di ricostruire i fatti tramite le dichiarazioni della vittima e di alcuni testimoni: il 33enne, con la complicità del 29enne e del 34enne, mosso da gelosia, esplose due colpi di arma da fuoco in direzione del 35enne egiziano, attuale compagno della sua ex fidanzata, colpendolo alla coscia destra. La vittima fu trasportata all’ospedale Fatebenefratelli mentre i tre fuggirono facendo perdere le proprie tracce. L’autore del gesto, poco dopo, contattò il centralino del Commissariato Mecenate per costituirsi e venne arrestato dai poliziotti delle volanti presso l’abitazione dei genitori con i quali, non mostrandosi pentito, si era vantato dell’azione da poco compiuta. La complicità dei due indagati, di cui uno è il cugino del 33enne, è avvalorata dal fatto che, tramite l’analisi dei sistemi di video sorveglianza delle vie limitrofe a dove è successo il fatto, i poliziotti hanno verificato come i tre, nelle fasi antecedenti al delitto, abbiano fornito un supporto logistico continuo, puntuale ed indispensabile per la consumazione del reato. Con la propria condotta hanno agevolato e garantito la buona riuscita dell’obiettivo, mettendo a disposizione una vera e propria rete di protezione e supporto anche nelle fasi immediatamente successive dell’azione.

 

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