MILANO – Test sierologici ‘fai da te’ da eseguire a casa, per capire se lo studente è entrato in contatto con il nuovo coronavirus e accompagnarne il rientro in classe “in sicurezza” attraverso “un programma integrato di sorveglianza epidemiologica”. Uno studio scientifico a tutti gli effetti, che permetterà di “conoscere e monitorare la diffusione dell’infezione da Sars-CoV-2 negli alunni nel tempo”. Il progetto è stato presentato oggi all’ospedale Buzzi di Milano dal responsabile Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del Dipartimento di Pediatria dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco del capoluogo lombardo e prorettore ai Rapporti con le istituzioni sanitarie dell’università Statale meneghina.
I kit sono stati già distribuiti a 14 scuole della città, per un totale di 6mila bimbi e ragazzi dai 3 ai 18 anni, alle cui famiglie verranno proposti al costo di 7 euro. Un programma che punta a crescere, coinvolgendo altri istituti oltre a quelli individuati a campione dal Provveditorato, e a espandersi anche ad altre Regioni interessate. Il Laboratorio di riferimento regionale per lo Screening neonatale del Buzzi, che analizzerà i campioni raccolti dai genitori e riconsegnati ai presidi che li invieranno all’ospedale, è pronto infatti a processare fino a 30mila test a settimana.
Per aderire serve un consenso informato firmato da mamma e papà, spiegano i promotori dell’iniziativa che coinvolge anche l’università degli Studi: studenti e docenti che accedono agli spazi universitari e alle residenze, su base volontaria, potranno sottoporsi al test.