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Milano, Renzi e Gori aprono la campagna elettorale del Pd al ‘Parenti’

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MILANO – Il lancio della campagna elettorale- nazionale e regionale- del Pd è avvenuto stamani a Milano, al Teatro Franco Parenti, celebre spazio culturale in zona Porta Romana. Presenti il segretario Matteo Renzi, il ministro Calro Calenda, il candidato governatore alla Regione Lombardia Giorgio Gori ed il sindaco di Milano, Beppe Sala.

Dopo una breve introduzione della conferenza, intitolata ‘Obiettivo Governo’, da parte del segretario milanese Bussolati, un frizzante Sala (oggi meno tecnico e molto più politico..) sprona gli astanti al voto ed al sostegno per Gori, “uomo competente e capace”, contro una destra populista e un movimento 5 stelle inesperto.

A seguire l’intervento del ministro Carlo Calenda, anche lui arringando la platea: “Noi siamo i grandi costruttori”. Mentre ricorda la sfida del centro-sinistra: governare la globalizzazione, dando soluzioni concrete ai problemi del futuro, propone la creazione di un fondo salva-aziende (per tenere in Italia aziende come Alcoa) e maggior poteri per i Governo (affinché non ci sia un secondo caso T.A.P.).

 

È il turno di Gori, molto professionale ma meno caloroso dei precedenti oratori. espone il programma elettorale: portare gli investimenti regionali sull’innovazione al 3%, contro l’1,5% attuale; investire sulla formazione sociale, sul capitale umano, soprattutto per gli attuali dirigenti regionali (ribadito anche nell’incontro al C.A.M. di ieri); investire in infrastrutture nelle provincie “dimenticate” di Pavia, Lodi e Mantova; la Lombardia come “grande regione Metropolitana”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chiude Renzi. Il segretario Pd è in forma smagliante. Ricorda come la rottamazione sia stata importante nel Pd: “Altrimenti nessuno dei presenti sarebbe dov’è” (ma subito esce la notizia di Casini candidato all’uninominale a Bologna). Cita Obama: “Dobbiamo affrontare il futuro dando punti di riferimento alle persone”. Rivendica la bontà del Job’s Act e del volano economico di Expo. Ricordando che mancano 49 giorni alle elezioni sprona al voto: “Adiamo a vincere, con una campagna elettorale a favore degli ultimi! Perché solo il Pd può dare un orizzonte”, gli altri non sono in grado, la destra perché “vecchia”, il M5s perché “orgogliosamente incompetente”. All’ ‘applausometro’ vince il segretario. In sala anche il dirigente dem magentino Paolo Razzano, cui è toccata la gestione organizzativa dell’evento di stamani.

Marco Crestani

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