― pubblicità ―

Dall'archivio:

Milano, potrà raggiungere il papà in Francia il bambino di 5 anni la cui mamma è stata arrestata per droga

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Una storia triste, con un parziale lieto fine arrivato ieri quando è arrivato il provvedimento che autorizza un bambino ad andare in Francia dal papà. Un bambino di pochi anni e già costretto a soffrire per colpe non sue; la cui mamma è stata arrestata per droga, alcune settimane fa, insieme al nuovo compagno. Quando i Carabinieri sono entrati nell’alloggio, che la donna occupava abusivamente a Milano, hanno trovato i suoi due figli in mezzo alla droga. Un ragazzino di 13 e un bambino di 5, entrambi nati in Ucraina, da padri diversi.

Il padre del primo vivrebbe ancora in Ucraina e pare essersi completamente disinteressato a suo figlio. Il padre del più piccolo vive, invece, in Francia con la nuova moglie e le due figlie di 4 e 2 anni. Una famiglia che si reca spesso in Italia a far visita alla nonna materna in un paese a sud di Milano, al confine con il territorio abbiatense. Visite durante le quali anche il bimbo più piccolo di 5 anni viene coinvolto. “Dopo l’arresto della madre – ha commentato l’avvocato Susanna Marangoni che tutela gli interessi del padre del bimbo più piccolo – i minori sono stati collocati presso la sorella della donna il più grande e presso la nonna il più piccolo. Il padre di quest’ultimo, notiziato dell’accaduto, era rientrato prontamente in Italia chiedendo di tenere con sé il proprio figlio”.

Inizialmente il Tribunale per i minorenni aveva limitato, per entrambi i minori, la responsabilità genitoriale anche del padre, affidandoli ai servizi territoriali. Ieri è arrivato il provvedimento che consente al bimbo di 5 anni di raggiungere il papa in Francia. “A nostro avviso – conclude l’avvocato Marangoni – è la soluzione giusta da prendere e che consentirà al bambino di poter continuare una vita normale con una vera famiglia”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi