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+Milano, occupazione al Liceo Manzoni

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MILANO  Politiche del governo in ambito scolastico in questi due anni di pandemia e clima interno alla scuola con assenza di dialogo con professori e dirigenza: per questo gli studenti del liceo classico Manzoni di Milano hanno deciso di occupare la scuola al terzo giorno di lezioni, iniziate venerdi’ scorso.
Dopo essere entrati regolarmente alle 8 nell’edificio di via Orazio, nel centro della citta’, gli studenti si sono radunati nel cortile interno per un’assemblea.

Anche nel 2021, il Manzoni di Milano inizio’ l’anno con un’occupazione con i ragazzi che passarono la notte del 12 gennaio nell’istituto che era chiuso per il lockdown.

Alcuni alunni sono entrati nell’edificio di via Orazio con zaini e sacchi a pelo per passare la notte nelle aule. Secondo quanto riferito dagli studenti, l’intenzione e’ occupare solo gli spazi al piano terra, lasciando la possibilita’ che le lezioni si svolgano regolarmente nel resto della scuola.

E’ stato organizzato un calendario di collettivi fino a sabato anche con ospiti esterni, rispettando sempre tutte le norme anti Covid con mascherine e distanziamento

”Non abbiamo chiuso proprio niente. Al di là di ideologismi e parole al vento, il motivo del contendere è solo questo: Dad per tre settimane per le medie e le elementari, per consentire una più vasta vaccinazione infantile e per scavallare il picco di contagi previsto per gennaio. E tutto questo accogliendo richieste pressanti di centinaia di presidi, di sindaci e di dirigenti sanitari. Le pare che ci sia motivo per fare crociate da parte del governo? Le nostre sono solo misure ragionevoli”. Vincenzo De Luca chiarisce in un’intervista a Repubblica il contenuto della propria ordinanza, illegittima, secondo il ministro Bianchi. ”Noi riteniamo di muoverci su un piano di piena legittimità – ribadisce il presidente della Regione Campania – Siamo in una situazione di straordinaria e drammatica emergenza, che solo il governo non vede. La cosa davvero scandalosa è che il governo non ha riunito il Comitato tecnico scientifico come chiesto da tutte le Regioni, per avere una base sanitaria oggettiva e autorevole su cui fondare le decisioni. La nostra ordinanza invece, è conseguente alle valutazioni della nostra Unità di crisi e di tutti i dirigenti sanitari, sul piano epidemiologico e vaccinale”.

”Consegniamo al Tar i dati oggettivi che motivano la gravità della situazione – prosegue De Luca – Rt a 1,78; impossibilità concreta di tracciamenti, esaurimento dei posti letto pediatrici, e vaccinati sotto i 12 anni al 15%. Dobbiamo aspettare le tragedie per decidere misure di prevenzione minima, del tutto proporzionate e che non coinvolgono gli istituti superiori, con tassi di vaccinazione più elevati? C’è chi guarda in faccia la realtà e chi è interessato a ‘fare finta’. Noi pubblicheremo subito dopo le motivazioni fornite al Tar. Noi abbiamo la popolazione più giovane d’Italia, una densità abitativa e una struttura sanitaria che ci obbligano alla prudenza. Ma ho la sensazione che tra qualche giorno saremo tutti nella stessa condizione. L’azione di governo sulla pandemia rimane ispirata alle mezze misure. Abbiamo perso mesi preziosi autoconsolandoci. L’idea che le decisioni si prendono in tempo utile, prima dell’esplosione del contagio, è estranea al governo. E anche sulla nostra vicenda, registro un misto di ottusità burocratica e di centralismo arrogante, del tutto fuori luogo. Non ritorno per carità di patria sulla vicenda AstraZeneca, sul mercato nero nella distribuzione dei vaccini, sulla presa in giro dei cento euro, su misure cervellotiche e ingestibili relative alle quarantene e così via. So bene che nel governo c’è chi ostacola ogni misura netta, dopo aver strizzato l’occhio ai No Vax e contrastato perfino il Green Pass…”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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