― pubblicità ―

Dall'archivio:

Milano Mortara e Comitati, Pirola: ‘E’ un deja vu’

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Riceviamo e pubblichiamo

 

ABBIATEGRASSO – La nascita di Comitati per la difesa di diritti sono il suggello di una sconfitta per la Politica. È bastato partecipare all’incontro di presentazione del Comitato MiMoAl domenica scorsa al castello di Abbiategrasso per rendersene conto. A fronte delle evidenze di criticità e delle richieste di impegni precisi snocciolati dal Comitato, i Responsabili Politici ed Istituzionali che hanno sentito il dovere di intervenire si sono affrettati, con la vicinanza (delle elezioni?) che li contraddistingue a sottolineare la loro solidarietà anzitutto ai pendolari bla bla bla. Rituale.

 

 

 

 

 

 

 

Ritengo che la Politica abbia perso un’ulteriore opportunità per dimostrare serietà e lungimiranza. Rimarcando una distanza siderale fra la Politica stessa ed i bisogni quotidiani più elementari (poter andare a lavorare con un mezzo pubblico sicuro e civile è una precondizione elementare nonché un diritto di paga profumatamente il biglietto). Delle promesse nessuno se ne fa più nulla. Un esempio su tutti: che ha fatto il nostro ex sindaco Arrara quando era “assessore” nella città metropolitana? E che sta facendo l’attuale sindaco Nai che con l’ormai dimenticata consulta intercomunale della mobilità (leggi ferrovia)? Vicinanza, solidarietà già. Ci sono Partiti di destra come di sinistra che ad ogni scadenza elettorale si sono presentati con una puntualità da far impallidire Trenord promettendo con lo stile fumoso di sempre (elenco dei disagi, vaghe promesse di impegno di carattere general generalista per far migliorare la situazione, non meglio identificati investimenti sul comparto ferroviario, partecipazione a non meglio definite riunioni ai più svariati livelli: addirittura un deputato – superando se stesso – si è prodigato nel sostenere che c’è bisgono di una raccolta firme di tutti i consiglieri comunali di tutti i partiti per sensibilizzare il problema. Geniale, non trovate?)

 

 

 

 

 

 

 

 

Il dato di fatto è, se possibile, un’ulteriore disaffezione verso la Politica da parte di chi (ingenuamente?) continua a ritenere che assolva alle funzioni per le quali è chiamata. Ed è bastato vedere la quantità ridottissima di pendolari “spontanei” presenti in sala per rendersene conto.

Intendiamoci, non si tratta di demonizzare la Politica. Ma per renderla credibile, sarebbe bastato che rappresentanti di Partiti, in tempi non sospetti (mi pare che abbiano avuto, soprattutto certi volti che sono da sempre presenti sulla scena, qualche decennio di tempo per farlo) avessero concretamente impegnato i propri vertici anzitutto regionali su poche questioni ma assai precise come ad esempio (con carattere prioritario):
– Chiarezza su prolungamento della S9 o raddoppio della MiMoAl (soprattutto considerando che i nuovo ponte di Vigevano verrà ultimato entro fine 2018)
– Stanziamento dei finanziamenti necessari con evidenza di costi e tempi di realizzazione
– Introduzione di biglietti integrati anche con bus pro comuni limitrofi
– Incremento dei livelli di sicurezza sui treni e nelle stazioni

Se non si parla con un minimo di concretezza, a che servono le solidarietà a orologeria?
Le cronache ci raccontano peraltro di tragedie su linee analoghe a quelle della Milano-Mortara dove la causa sembra proprio essere quella della cattiva manutenzione.
Ma niente da fare. Almeno sino ad ora. Ci verranno distribuiti tanti volantini in stazione da parte dei vari schieramenti (hanno già iniziato a farlo) con le parole di sempre. Déjà vu. Buon viaggio. E buona fortuna.

Claudio PIROLA, Pendolare

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi