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Milano fuori dalla crisi: Pil a +3.1% rispetto al 2008

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MILANO – Il Pil di Milano a fine 2017 si posizionava sopra i livelli del 2008 del +3,1%, a fronte di una Italia ancora sotto del -4,5%. Ma non bisogna abbassare la guardia, perche’ “oggi piu’ che in passato abbiamo bisogno di interpretare e rispondere tempestivamente ai rapidi cambiamenti in corso, per cogliere le nuove sfide globali, in un’interazione costante tra forze economiche e sociali del territorio e i vari livelli istituzionali e politico-decisionali. In quest’ottica si inserisce l’Osservatorio, un progetto di conoscenza al servizio dell’Amministrazione e di tutta la citta’”. Lo ha sostenuto Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, alla presentazione dell’Osservatorio Milano, uno strumento che, attraverso 221 indicatori, misura l’attrattivita’ e la competitivita’ del capoluogo lombardo nel confronto con i principali ‘benchmark’ internazionali. Il rapporto, da cui e’ stato tratto il dato sulla crescita del Pil milanese nel 2017, giunto ormai alla seconda edizione, nasce dal confronto e dalla sintesi dei principali uffici studi ed esperti del territorio milanese, che hanno integrato conoscenze e competenze complementari per costruire una base numerica della citta’.

Tra le novita’ di quest’anno, l’estensione del confronto a livello globale in termini di attrattivita’ e reputazione. Nella comparazione allargata Milano appare ben posizionata, in virtu’ di un ruolo essenzialmente economico-produttivo. Il capoluogo lombardo, infatti, evidenzia interessanti similitudini con Chicago, Barcellona e Monaco: tutti poli economici, a spiccata vocazione internazionale e senza funzione di capitale politica. Dall’Osservatorio emerge poi che Milano e’ tra le prime cinque aree urbane in Europa in ognuna delle vocazioni identificate come prioritarie a livello internazionale e a elevato potenziale di crescita: scienze della vita, agroalimentare, manifattura 4.0, arte cultura e design, finanza. Per le attivita’ legate a moda, design e creativita’, Milano, per esempio, supera sia Madrid sia Barcellona sia Berlino. Inoltre, emergono segnali di un possibile cambiamento di tendenza in direzione di un maggior ruolo di Milano come piazza finanziaria. Un ulteriore ambito di grande competitivita’ e’ quello delle scienze della vita, una filiera forte nel confronto europeo, in crescita e con elevate prospettive e potenzialita’. Del resto, il fermento percepito nell’edizione dello scorso anno trova ora piena conferma nei numeri della crescita economica: a fine 2017 il Pil milanese si posiziona sopra i livelli del 2008 del +3,1%, a fronte di una Italia ancora sotto del -4,5%.

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