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Milano, effetto virus: -43% nei ristoranti cinesi, azzerata presenza negli alberghi a febbraio

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MILANO – Drastico calo le prenotazioni online dei ristoranti asiatici. A segnalare il dato è TheFork, la app per scegliere e riservare il ristorante. La discesa è iniziata a partire dal 20 gennaio, quando anche su Google Trends c’è stato un aumento delle ricerche del termine “coronavirus”, che è ulteriormente cresciuto nella settimana del 27 gennaio. Nelle settimane del 20 e del 27 gennaio TheFork ha registrato un calo del 43% delle prenotazioni nei ristoranti cinesi. In discesa del 32% anche le prenotazioni dei ristoranti giapponesi nello stesso periodo. Fino a quel momento le prenotazioni erano state in linea con gli anni precedenti.

Per contrastare questa tendenza negativa e ingiustificata TheFork ha deciso di unirsi alla campagna #iovadoalcinese, lanciata dall’autrice del blog “A Milano Puoi”. Pertanto ha deciso di avviare il 4 febbraio un’azione eccezionale di comunicazione per promuovere i ristoranti asiatici attraverso l’app, la newsletter e le notifiche push della piattaforma. “L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato un manifesto dove precisa che ‘mangiare cinese non è pericoloso’ – ha commentato Almir Ambeskovic, al timone di TheFork in Italia – vogliamo fare la nostra parte per sostenere questa importante componente del mercato della ristorazione italiana contro un clima di panico che non è supportato da nessun fatto”.
“Ogni anno ci sono 5 milioni e 300mila presenze cinesi in Italia. Quest’anno saremmo arrivati a 6 milioni di notti dormite in alberghi. Questo blocco determinerà una frenata, le presenze di febbraio previste erano 400mila circa, avremo numeri pari a zero”, aggiunge il direttore Nucara a Radio 24, “ci sono turisti cinesi che spendono fino a 2mila euro al giorno, c’è tutta la componente importante dello shopping, i cinesi in Italia vengono per comprare italiano”.

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