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Milano e mattone: triplica offerta abitazioni, prezzi affitti 2020 -6,4%

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MILANO – Inversione di tendenza per i canoni di affitto a Milano, che segnano una diminuzione pari al 6,4% negli ultimi 12 mesi. È quanto emerge dall’indice dei prezzi elaborato dal portale immobiliare idealista, secondo cui il prezzo medio nel capoluogo meneghino ora si attesta a 18,3 euro al metro quadro. In un anno che ha visto improvvisamente schizzare la disponibilità di case in affitto del 231% in città per effetto della pandemia che ha paralizzato interi settori produttivi, anche i prezzi hanno lentamente iniziato a adeguarsi alla nuova situazione e probabilmente continueranno a calare fino a quando l’offerta abitativa non sarà riassorbita.

 

Il 2020 si è chiuso in saldo negativo per 12 delle 18 zone cittadine analizzate, con i cali maggiori in Certosa (-10%), Forlanini (-9,1%) e Greco-Turro (-8,3%). Ribassi con variazioni superiori alla media cittadina anche per Vigentino Ripamonti (-7,4%), Comasina-Bicocca (-6,7%) e Navigli-Bocconi (-6,6%). Calo in linea con la media del periodo per un altro quartiere a forte concentrazione studentesca, vale a dire Città Studi-Lambrate (-6,4%). In controtendenza Baggio (9,1%), San Siro-Trenno-Figino (4,5%) e Corvetto-Rogoredo (3,5%). Si mantiene in terreno positivo anche il Centro Storico con un aumento del 3,3%, seguito da Lorenteggio-Bande Nere (1%) e Famagosta-Barona (0,1%). Il Centro Storico (25,3 euro/mq), davanti a Garibaldi-Porta Venezia (20 euro/mq) e Fiera-De Angeli e Navigli-Bocconi (19,8 euro/mq per entrambi i quartieri) rimane saldamente la zona di Milano dove le richieste dei proprietari risultano più elevate.

In crescita invece gli affitti in Lombardia dove hanno fatto registrare il maggior recupero a livello regionale, 9,7% negli ultimi 12 mesi, attestandosi a 14,8 euro al metro quadro mensili.
Prezzi in crescita in 10 delle 12 province lombarde, con Cremona (10,2%) che ottiene la migliore performance, davanti a Mantova (9,4%) e Como (9%). In controtendenza, perdono punti le sole province di Milano (-1,3%) e Sondrio (-6,3%). In termini di prezzo Milano si conferma la provincia in cui affittare casa costa di più (17,5 euro/mq), seguita da Como (10,5 euro/mq) e Monza-Brianza (10,1 euro/mq). All’opposto le provincie più economiche sono Lodi (7,6 euro/mq), Cremona (6,9 euro/mq) e Mantova (6,7 euro/mq).

 

Nei capoluoghi di provincia Mantova guida la crescita tendenziale del 13,5%, seguita da Brescia (8%), Monza (4,6%), Cremona (4,5%), Como (3,7%), Pavia (1,6%) Varese (0,4%) e Bergamo (0,3%). L’anno si conclude invece in terreno negativo per Lecco (-1,6%), Lodi (1,7%) e soprattutto Milano (-6,4%).
Nonostante la performance negativa del 2020, Milano resta il capoluogo dove affittare casa costa di più con 18,3 euro mensili, distanziandosi da Como (12 euro/mq), Monza (10,8 euro/mq) e Bergamo (10 euro/mq). I canoni più economici riguardano invece Lecco (8,3 euro/mq), Mantova (7,3 euro/mq) e Cremona (6,5 euro/mq).

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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