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Milano città più cara d’Italia: mangiare costa il 47% in più che a Napoli…

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MILANO  – In attesa che anche gli aumenti delle bollette colpiscano in pieno i conti delle famiglie italiane la ‘mappa’ dei rincari, dai servizi ai generi alimentari fino alla Tari, appare estremamente differenziata nella Penisola.
Cosi’ – secondo quanto risulta da un’indagine elaborata dal Codacons – Milano si conferma la citta’ italiana dove la vita costa di piu’, Napoli la piu’ economica sul fronte della spesa alimentare, mentre Pescara risulta la piu’ conveniente sul fronte delle tariffe dei servizi. Lo afferma il Codacons, che ha elaborato una indagine sul costo della vita nelle principali citta’ italiane, mettendo a confronto prezzi e tariffe di un paniere di beni e servizi che va dalla carne all’ortofrutta, passando per dentisti, parrucchieri e bar. Costo della vita sul quale pesano – fa notare Simone Baldelli, deputato e Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti – anche e tasse locali e le multe.

Per quanto riguarda il comparto alimentare, a Milano per mangiare occorre spendere in media il 47% in piu’ rispetto a Napoli: per l’acquisto di un paniere composto da ortofrutta, carne, pesce, pane, ecc. sotto la madonnina si spendono in media 99,24 euro, contro i 67,58 di Napoli – analizza il Codacons – La citta’ partenopea, tuttavia, e’ quella con la tariffa dei rifiuti piu’ alta d’Italia (507,96 euro), il 148% in piu’ rispetto a Trento, dove per la Tari si pagano appena 205 euro.

La situazione si ribalta al bar: Trento vanta il caffe’ piu’ salato (in media 1,24 euro l’espresso), seguita da Trieste (1,14 euro) e Bologna (1,13 euro), contro una media di 0,82 euro a tazzina a Catanzaro.

Bari la citta’ dove, per una donna, costa di piu’ farsi tagliare i capelli (26,48 euro contro gli 11,80 euro di Napoli), e se si vuole portare una gonna in lavanderia occorre spendere il record di 7,49 euro a Trieste – spiega ancora il Codacons – In caso di problemi ai denti, meglio risiedere a Palermo: qui per un otturazione si spendono circa 66 euro, contro i 174 euro di Aosta. Una visita privata dal ginecologo costa di meno al sud (80 euro a Napoli, 95 euro a Catanzaro), contro i 155 euro di Trento e Milano.

“Il costo della vita e’ estremamente diversificato sul territorio, con le citta’ del sud che risultano mediamente piu’ economiche rispetto al Nord Italia – spiega il presidente Carlo Rienzi – Prezzi e tariffe che appaiono tuttavia in continua evoluzione: gli aumenti delle bollette di luce e gas stanno infatti determinando nelle ultime settimane rincari a cascata dei prezzi al dettaglio, a causa dei maggiori costi in capo a imprese e attivita’ che vengono inevitabilmente scaricati sui consumatori attraverso rialzi dei listini”.

“Oltre ai rincari dei prezzi conseguenti agli aumenti di bollette e materie prime, rincari che destano preoccupazione e vanno monitorati, ci sono altre voci, come le addizionali locali sulle tasse o le sanzioni per violazione del Codice della strada, che incidono in modo rilevante sui bilanci familiari e che contribuiscono indirettamente a differenziare il costo della vita tra diverse aree geografiche del paese. – spiega Simone Baldelli, deputato e presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti – Milano, ad esempio, che si conferma citta’ piu’ cara d’Italia, sembra essere da anni anche la citta’ che detiene il primato italiano per il numero piu’ alto di multe agli automobilisti”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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