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Milano: al Niguarda il centesimo trapianto di fegato del 2020

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MILANO – L’equipe della Chirurgia Generale e dei Trapianti, diretta da Luciano De Carlis, ha portato a termine con successo il trapianto di fegato numero 100 del 2020. Il centesimo intervento di questo tipo a Niguarda e’ stato realizzato attraverso un trapianto combinato di fegato e rene in due tempi”.
Lo scrive in una nota il Niguarda Transplant Center unico centro italiano con un programma attivo per questo genere di procedure.
“L’intervento- si legge nella nota- prevede l’esecuzione in prima battuta del trapianto di fegato. Il rene, proveniente dallo stesso donatore del fegato, viene invece conservato in una macchina ipotermica dedicata in cui la circolazione e’ assistita artificialmente (machine perfusion). In questo modo si assicura una buona perfusione dei tessuti dell’organo che si mantengono vitali per un periodo molto piu’ lungo rispetto alla norma. Nello specifico il rene trapiantato dai chirurghi di Niguarda e’ stato perfuso fuori dal corpo per 54 ore. Questo ha permesso di intervenire per l’impianto del rene ricondizionato a due giorni dal trapianto di fegato. Questa scomposizione del trapianto combinato fegato-rene, che solitamente avviene con un unico intervento, e’ stato dettato dalle dimensioni XXL del fegato malato (a causa di una malattia policistica), che superava i 7 kg di peso (il peso medio in un adulto sano e’ pari a 2 kg). Il prelievo di un organo cosi’ voluminoso ha obbligato, infatti, l’e’quipe di Niguarda ad utilizzare il trapianto combinato in due tempi. Una strategia che si rivela piu’ sicura ed efficace e che ha messo il paziente al riparo da possibili complicazioni”.

Luciano De Carlis, Direttore della Chirurgia Generale e dei Trapianti sottolinea: “Il traguardo di quest’anno e’ particolarmente importante in quanto raggiunto in una fase-Covid estremamente critica. E nonostante la pandemia i trapianti di fegato non hanno subito battute di arresto, i numeri ci dicono infatti che ci attestiamo sullo stesso numero di interventi eseguiti l’anno scorso a ottobre. Ringrazio e mi congratulo con tutti gli attori, medici, infermieri e componenti della equipe dei trasporti che hanno contribuito a questo successo con abnegazione e professionalita’, sia delle sale operatorie che dei reparti di degenza, in cui i pazienti sono stati operati, preparati al trapianto e seguiti nelle fasi postoperatorie. Non posso poi non ringraziare i chirurghi che hanno prelevato questi organi in tutte le Regioni italiane in condizioni, quest’anno di estremo disagio e rischio, in qualsiasi momento e con scarso preavviso”. (*fonte: Agenzia DIRE)

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