L’anticipazione del Sindaco Marco Invernizzi a Ticino Notizie. Avrebbero dovuto arrivare nell’ultima decade di agosto, saranno a Magenta la prossima settimana. E’ confermato che saranno donne con bambini molto piccoli
MAGENTA – Arriveranno fin da lunedì o al più tardi nei giorni a seguire. Comunque, entro la prossima settimana.
La Cascina Calderara, che sorge al di là della strada provinciale, dalla prossima settimana diventerà a tutti gli effetti il secondo centro d’accoglienza straordinaria per richiedenti asilo nel territorio comunale di Magenta dopo la casa Vincenziana dove da oltre due anni a questa parte sono alloggiati un centinaio di sedicenti profughi.
Com’è noto, ai primi d’agosto ci fu la nota del Comune in cui si anticipava che, nonostante le vibranti proteste esposte al Prefetto, nell’ultima decade d’agosto, sarebbero stati inviati a Magenta una trentina di altri soggetti richiedenti protezione internazionale. Poi più nulla.
“Ho sentito in questi giorni ancora il Prefetto – conferma il sindaco Marco Invernizzi – e posso comunicare che settimana prossima ci saranno gli arrivi già anticipati”. E’ evidente che in questa fase il primo cittadino deve fare, come si dice in questi casi, “buon viso a cattivo gioco”.
“Quanto meno – dichiara il Sindaco – abbiamo ottenuto la garanzia che si tratta di un numero limitato (in un primo momento si era avanzata l’ipotesi che l’ala della Cascina dedicata potesse accogliere quasi un centinaio di altri migranti) e comunque solo donne con bambini molto piccoli”. In altre parole, una situazione decisamente più gestibile per l’ordine pubblico. Anche se, è fuori di dubbio, che le perplessità rimangono.
Come faranno queste mamme coi loro piccoli ad avere una reale integrazione con il tessuto cittadino? E’ la domanda che si fanno in tanti per capire se si tratta di vera accoglienza o altro…
“Diciamo che in questa fase – conclude Invernizzi – vista anche l’emergenza su questo fronte che ha colpito l’intero territorio nazionale e in particolar modo la Lombardia, la prima preoccupazione del Prefetto è stata quella di garantire un tetto e un pasto a queste persone. Noi, quanto meno, abbiamo preteso delle precise garanzie che il dottor Alessandro Marangoni alla fine ci ha concesso”.
Fabrizio Valenti