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Migranti, 11 Comuni dicono Sì all’accoglienza: Robecco capofila

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Robecco capofila del tavolo che comprende anche Abbiategrasso, Arluno, Bareggio, Mesero e Rosate

ROBECCO – Continua il dialogo tra la Prefettura di Milano e i Comuni del Magentino e dell’Abbiatense in merito all’accoglienza profughi nel territorio.

Diverse Amministrazioni hanno intrapreso da qualche tempo un percorso per confrontarsi su questo delicato tema di carattere sociale e di valenza territoriale e arrivare a una scelta unitaria e condivisa. È quanto accaduto da parte dei sindaci dei Comuni di Abbiategrasso, Arluno, Bareggio, Gaggiano,Magenta, Mesero, Morimondo, Ossona, Robecco sul Naviglio, Rosate, Zelo Surrigone, che in questi giorni insieme ad altre 80 Amministrazioni della Città Metropolitana si sono resi disponibili a sottoscrivere il Protocollo d’intesa con la Prefettura di Milano per l’accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa dei richiedenti la protezione internazionale.

I Comuni suddetti aderendo al Protocollo di intesa, hanno voluto fare una scelta di responsabilità dettata dal ruolo istituzionale di ogni sindaco e dalla collaborazione tra enti, a fronte di una specifica richiesta di aiuto espressa dalla Prefettura.

In particolare, i sindaci, hanno apprezzato la disponibilità della Prefettura di Milano di agevolare i Comuni sottoscrittori, attuando una progressiva accoglienza di persone migranti nel proprio territorio per favorire una migliore integrazione, anche attraverso una limitazione del numero degli ospiti previsti dall’accordo Anci-Ministero dell’Interno. La firma dell’accordo consente di avviare una collaborazione positiva con il prefetto Luciana Lamorgese e di coinvolgere maggiormente le Amministrazioni comunali nelle scelte decisionali. La gestione dei migranti rimane completamente in carico alla stessa Prefettura.

Asylum seekers, part of the some 350 Africans who arrived 14 and 15 June 2003 on the island of Lampedusa wait to betransferred by police to Agrigento, Lampedusa main city,16 June 2003. The xenophobic leader of Italy’s Northern League and cabinet minister Umberto bossi suggested today using cannons to combat the growing problem of immigration, as the government prepares to implement more restrictive asylum policies. AFP PHOTO/ANSA/FRANCO LANNINO

I Comuni interessati rilevano che non aderire al Protocollo d’intesa non significa non avere richiedenti asilo nei propri territori ma, al contrario, restare esclusi dai processi decisionali e subire passivamente le scelte di altri.

I sindaci del Sì sono comunque consapevoli che l’accettazione del Protocollo d’intesa proposto dalla Prefettura, non rappresenta di certo la migliore soluzione possibile di accoglienza ma è, di fatto, in questo momento, il primo passo di un percorso possibile per affrontare l’emergenza, le problematiche annesse e partecipare attivamente ai processi decisionali.

L’accordo impegna gli enti ad accogliere, in collaborazione con le associazioni del terzo settore e le organizzazioni aventi finalità sociali, gradualmente sul proprio territorio, entro il 31 dicembre 2017, un numero di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, secondo una ripartizione di posti computata proporzionalmente alla popolazione ivi residente al 1 gennaio 2016 risultante dall’Istat, in conformità al Piano nazionale di ripartizione Ministero dell’Interno – Anci (il numero previsto sarà dimezzato del 50% per i Comuni sottoscrittori del Protocollo). Non essendoci la disponibilità di strutture comunali, gli alloggi dovranno essere reperiti presso privati sempre con la collaborazione degli enti.

Proseguirà comunque l’impegno dei Comuni del Magentino-Abbiatense, iniziato lo scorso anno con un tavolo di lavoro cui hanno aderito 11 enti e coordinato dal Comune di Robecco sul Naviglio, per attivare delle gestioni di accoglienza più adeguate che permettano una maggiore integrazione delle persone ospitate.

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