― pubblicità ―

Dall'archivio:

Mercato libero energia: Milano tra le prime 20 province italiane nel passaggio

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MILANO Sono diversi anni ormai che si sente parlare di un possibile passaggio al mercato libero per tutti gli italiani, ma tra proroghe e slittamenti ancora non c’è stata l’abolizione del mercato tutelato per i privati. Nel nostro articolo andiamo ad analizzare l’incidenza dei contratti nel mercato libero nelle diverse province con particolare interesse per la provincia di Milano.

Cos’è il mercato libero dell’energia?

Il mercato libero dell’energia è frutto di una serie di liberalizzazioni nel settore energetico, iniziate negli anni ’90, che hanno avuto il loro culmine il 4 Agosto 2017 con l’approvazione della legge n.124 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”. 

Questa stabiliva il passaggio definitivo al mercato libero inizialmente per il 1° luglio 2019 ma, successive proroghe, hanno fissato la fine del mercato a maggior tutela per i clienti privati il 1° gennaio 2023.

Ma qual’è la differenza tra mercato libero e tutelato?

Mentre nel mercato tutelato è lo stato, tramite l’Autorità Arera, a negoziare trimestralmente il prezzo dell’energia, nel mercato libero sta all’utente finale negoziare il miglior prezzo per luce e gas con i diversi provider.

Cosa succede per chi non avrà un contratto sul mercato libero entro il 2023?

ARERA, l’autorità per l’energia, ha prontamente tranquillizzato tutti i cittadini affermando che per coloro i quali non saranno in possesso di un contratto energia sul mercato libero all’inizio del 2023 sarà garantito il servizio, senza alcuna interruzione, durante un ulteriore periodo indicato per l’attivazione di un contratto.

Quali saranno le conseguenze del libero mercato?

Le conseguenze di questa manovra sono facilmente prevedibili dato che il passaggio al mercato libero è già iniziato e in alcune regioni del centro nord il 70% delle utenze è già sul nuovo mercato.

I cittadini potendo scegliere la migliore offerta energetica saranno spinti ad optare per tariffe sempre più convenienti, facendo incrementare la concorrenza tra i molti provider del mercato.

Come accaduto nel mercato della telefonia, dove l’avvento di Iliad e dei nuovi operatori MVNO hanno fatto crollare i prezzi degli abbonamenti internet Mobile, così il risparmio per gli italiani, selezionando la giusta offerta energetica, potrà essere anche di diverse centinaia di euro all’anno.

Ovviamente non è tutto oro quello che luccica e la volontà di accaparrarsi gli ultimi clienti ancora nel mercato a maggior tutela porterà i provider ad estenuanti campagne pubblicitarie e telefoniche che ci dovremo sorbire nei prossimi mesi.

Come sta andando il passaggio a livello nazionale?

Il numero di clienti nel mercato libero ha superato i 16 milioni di utenti contro una ammontare totale di 29 milioni di punti attivi. Questo significa che circa il 56% degli italiani è già entrato nel mercato libero ma il passaggio delle province d’italia procede a velocità molto diverse.

Fonte: ARERA

Mentre nel centro nord il passaggio al mercato libero ha superato il 50% delle utenze con le province di Terni, Modena e Biella che ad inizio 2021 avevano una percentuale di clienti nel mercato libero pari a circa il 70%, il sud e le isole arrancano nel passaggio al nuovo mercato.

Basti pensare che le tre province con meno percentuale di clienti nel mercato libero si trovano tutte in Sardegna con Sud Sardegna, Cagliari e Nuoro che hanno una percentuale di clienti nel nuovo mercato energetico che si aggira intorno al 40%.

Andando a vedere l’incremento numerico delle utenze nel mercato libero a livello nazionale, dal gennaio 2019 al gennaio 2021, è aumentato di quasi 3 milioni di unità facendo registrare i maggiori incrementi percentuali nelle province di Trieste (44,38%), Sondrio (36,90%) e Belluno (35,19%).

Come procede il passaggio al mercato libero nella provincia di Milano?

La regione Lombardia è la quarta per percentuale di impianti attivi mercato libero e fa registrare un valore del 0,60% di utenze già passate al nuovo regime. L’ammontare di impianti attivi totale è di 2942355 contro un ammontare di impianti nel mercato libero pari a 1776651. Nella provincia di Milano la percentuale di utenti nel mercato libero è pari al 61,93% per un totale di “Punti attivi” nel mercato libero di 974.104 unità. L’incremento delle utenze tra il 2019 e il 2021 è stato del 21,76% con un ammontare di nuovi contratti nel mercato libero di 174.096 utenze. Questo ha portato all’inizio dell’anno a far posizionare la provincia di Milano in 15° posizione nella classifica delle province con maggior percentuale di utenze nel nuovo mercato rispetto al totale dei punti attivi.   

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/province-nel-mercato-libero/

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi