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Dall'archivio:

Matteo Renzi come Magico Gonzales

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
Accusato di poltronismo (in un paese in cui non si dimette neanche un amministrazione di condominio), si dimette: da premier, dopo aver perso il referendum costituzionale del 2016; da segretario PD, dopo il voto di domenica.
Premessa.

Jorge Alberto Gonzáles Barillas, detto Mágico González, nacque a San Salvador, il 13 marzo del 1958, di mestiere era attaccante. Detto anche il mago, è il miglior calciatore salvadoregno di tutti i tempi. Del Mágico, Maradona (il più grande di sempre) disse: “Credo che sia migliore di me, appartiene ad un’altra galassia”. Peccato la poca continuità, dettata da un carattere irrequieto. Espresse il suo miglior calcio, e non solo, a Cadice (Andalusia profonda, quasi Africa). Maggio 1993: Cadice 0 Barcellona 3, a fine primo tempo. Maradona e compagni già festeggiano, il Mágico è introvabile dalla sera prima. Qui la magia: si presenta in campo ad inizio secondo tempo, segna 2 gol e fa 2 assist per altri 2 gol. La partita finisce 4 a 3.

Quasi 60 dopo. Nazareno.

Un Matteo Renzi, per nulla dimesso dalla sconfitta elettorale, annuncia le sue dimissioni da segretario PD, facendo uscire i traditori interni a poche ore dalle sue dichiarazioni. Il fatto di congelarle, giustamente, per arrivare a congresso, ne fa uscire altri. Dettando la linea, dichiara di volere tenere il PD all’opposizione. Mossa del cavallo: ha scavalcato la sinistra interna al PD. I più ‘inciucioni’ del suo partito escono allo scoperto. Non possono più fare accordi sotto banco con M5S e Lega. Questi sono al palo, non commentano.

Si è capito che tutti vogliono stare all’opposizione: il M5S in due/tre anni di, quasi probabile, governo del presidente, prenderebbe il 51% da solo alle urne. Così la Lega fagociterebbe FI e i renziani del PD potrebbero fondare un partito ‘alla Macron’. Ma intanto la mossa passa agli altri partiti. Magia pura. Peccato torni a fare il semplice militante…

Oggi il Mágico fa il tassista a San Alvador, e palleggia con i pacchetti di sigarette.

Marco Crestani

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