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Dall'archivio:

++ Appello di UNEBA Lombardia con Luca Degani: “Continuiamo a tutelare i più fragili” . Regione Lombardia li accontenta ++

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – Oggi Regione Lombardia si esprimerà sul tema mascherine. (decisione arrivata poco fa e che ne conferma l’utilizzo).
Come presidente dell’associazione di categoria più rappresentativa (oltre 450 enti associati) dei gestori di servizi del settore sociosanitario lombardo rivolto alle fragilità anziane e disabili ed altre, ritengo opportuno manifestare grande preoccupazione.
La scelta non deve essere legata a volontà politiche ma a una attenta analisi dei fattori di rischio.

Non si tratta solo di un problema da studiarsi in termini di “cura” infettivologica ma soprattutto dal punto di vista igienico sanitario e di analisi del rischio.
Ricordo che la Lombardia ha oltre 70 mila posti letto in rsa tra quelli accreditati e anche solo autorizzati rispetto ai 280 k presenti in Italia.
Oltre a migliaia di servizi diurni per anziani e di tutte le tipologie per persone disabili, dipendenti , afferenti alla salute mentale o in neuropsichiatria infantile.
Regione si era già espressa dopo il 31 marzo con la dgr 6837 del maggio 2022 dicendo che permaneva la necessità d’uso delle mascherine per visitatori e operatori.
Quella valutazione si rivolgeva a tutti i servizi sociosanitari a favore di tutta la popolazione fragile. Oggi è giusto e comprensibile valutare e comparare il rapporto tra rischio e tipologia di fragilità. Giusto e comprensibile sarebbe togliere limitazioni a classi di età è stato di salute non a rischio.
Quali ad esempio la Popolazione della neuropsichiatria infantile, delle dipendenze e della salute mentale.
Difficile invece pensare che la disabilità del settore sociosanitario e gli anziani non autosufficienti siano oggi in una situazione di “liberi tutti”.

 L’avvocato Luca Degani di UNEBA Lombardia

 

La conoscenza scientifica sulla evoluzione del covid è chiaramente ancora limitata. Ma l’analisi dei fattori di rischio non lo è.
Per quanto concerne i ricoverati in rsa stiamo parlando di una popolazione ultra ottantenne con pluripatologie croniche esattamente identica ai soggetti a maggior rischio di letalità come manifestatosi in questi due anni e otto/nove mesi di pandemia. Tanto che già Regione si era espressa in tal senso a maggio.

 

 

Per chi gestisce servizi i parenti e i visitatori sono sempre stati una grande risorsa
Anche onestamente in termini di supporto alla gestione ed alla qualità di vita dei loro cari.
Serve un ultimo sforzo (anche con il prosieguo dei cicli vaccinali per operatori ed ospiti) per ridare serenità e certezze a un mondo che deve tutelare la salute ma anche la relazione.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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