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Maroni ‘promuove’ Del Gobbo, che mette 40 milioni sul piatto di ricerca e innovazione

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L’assessore regionale spinge forte sul sostegno all’industria lombarda che guarda al domani
MILANO MAGENTA – “Ecco i 45 progetti che cambieranno la Lombardia, grazie alla visione del grande assessore Luca Del Gobbo e all’impegno straordinario di università e imprese lombarde”.
Sono del presidente Roberto Maroni le parole di elogio spese su Twitter per Luca Del Gobbo: il governatore, riportando un pezzo del quotidiano Libero, esalta il lavoro che l’ex sindaco di Magenta e attuale assessore di Lombardia Popolare sta compiendo sul versante dell’innovazione. Impegno concreto che consentirà di mettere presto 40 milioni sul piatto dell’innovazione in Lombardia.
E su questi temi è tornato, proprio oggi, lo stesso Del Gobbo.
“E’ giusto che le Regioni che sono in grado di correre possano farlo. E la Lombardia è sicuramente una di queste. In forza di ciò continuiamo a sostenere la necessità del referendum per l’autonomia”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Ricerca, Università ed Open innovation, Luca Del Gobbo, durante la trasmissione tv ‘Orario continuato’. 
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“Non è certo nostro interesse – ha continuato – chiuderci dentro i confini lombardi, ma non possiamo accettare che le Regioni più virtuose vengano penalizzate, ad esempio, con i tagli lineari.
Il livello di specializzazione che abbiamo raggiunto in determinati settori non può certo essere fermato da lacci e lacciuoli”.
LOMBARDIA LEADER ANCHE PER LA RICERCA – Fra queste macro aree
c’è, appunto, la Ricerca. Un settore nel quale la Lombardia sta veramente facendo la parte del leone con una serie di provvedimenti che incidono concretamente sulla vita dei cittadini.
SALVI 12.000 POSTI DI LAVORO – Nell’ultimo anno, sono stati sottoscritti 52 ‘Accordi per la competitività’ che hanno consentito di ‘salvare’ 12.000 posti di lavoro. E’ stata
approvata la Legge ‘Manifattura 4.0’ per sostenere i processi di modernizzazione delle imprese e la riqualificazione del capitale umano, ed è stata approvata la norma ‘Lombardia è ricerca’.
40 MILIONI PER GLI ACCORDI PER LA RICERCA – “Un provvedimento – ha spiegato Del Gobbo – unico in Italia che rivoluzione il settore. Ne stiamo avendo la prova proprio in questi giorni con
gli ‘Accordi per la ricerca’: uno strumento con il quale finanzieremo con 40 milioni di euro i progetti più innovativi e interessanti nati dalla partnership pubblico-privato”.
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Entro l’anno le ‘idee’ dovranno concretizzarsi e dimostrare che tipo di impatto possono avere sulla vita delle persone e sullo sviluppo dell’economia della nostra Regione e di tutto il Paese.
Valgano alcuni esempi:
1) Progetti altamente innovativi in materia di mobilità
sostenibile. Lo sviluppo di veicoli intelligenti con servizi a
supporto del guidatore o con nuovi motori ad elevatissime
prestazioni daranno una spinta decisiva nel processo di completa
elettrificazione dei veicoli. Cresce così la sicurezza negli
spostamenti delle persone, si riduce l’inquinamento, aumenta il
confort dei passeggeri e si contribuisce a dare una grande
spinta al comparto dell’ automotive lombardo sostenendone
l’evoluzione tecnologica. E’ un settore che fattura 20 miliardi
l’anno e ha almeno un migliaio di imprese attive nella
componentistica.
2) Le tecnologie fotovoltaiche più innovative per la produzione
di pannelli solari economici ed efficienti. Si tratta di
introdurre e utilizzare materiali nuovi. Mettere a disposizione
un centro di ricerca significa aprire la strada al futuro.
3) I rifiuti. Realizzare nuovi processi e impianti per produrre
fertilizzanti biorinnovabili, riutilizzando tonnellate (12
milioni) di sottoprodotti residui dell’industria alimentare.
4) La salute è l’area nella quale sono stati presentati più
progetti (15). Due esempi: la realizzazione di sonde innovative
per rilevare la pressione nelle diverse parti del corpo,
consente di curare meglio e con minori costi per il sistema
sanitario. Lo sviluppo di metodi diagnostici capaci di
rispondere in modo rapido e eventuali epidemie o bioemergenze
permette di aumentare la sicurezza di tutti, anche con
riferimento ai fenomeni migratori, attraverso kit e strumenti
diagnostici per rilevare malattie tropicali, creando un network
di competenze in grado di rispondere alle nuove sfide globali
che interessano il nostro territorio.
innovazione
STRUMENTI NUOVI A SOSTEGNO DI UN SISTEMA UNICO – “Vogliamo sostenere questi soggetti che compongono un sistema unico – ha concluso Del Gobbo –  con strumenti nuovi, meno complicati dei vecchi bandi e che abbiano tempi certi”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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