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Dall'archivio:

Maroni chiude in bellezza portandosi a casa l’autonomia

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ROMA  – Per lui la Lega resta e rimane quella con il Nord nel simbolo – basta guardare il suo profilo facebook dove il Governatore lo ricorda ad ogni visitatore – ed è per questo che la pagina scritta oggi a Roma, oltre ad essere storica, rappresenta un lascito importante per chi prenderà dopo di lui le redini del governo di Palazzo Lombardia.

Roberto Maroni, stamani a firmato a Palazzo Ghigi, il pre-accordo con il Governo in materia di Autonomia. Un passo avanti importante, che fa seguito al referendum dello scorso 22 ottobre, dove furono quasi 3 milioni i Lombardi che andarono al voto e che appoggiarono il sogno autonomista ma sempre nel rispetto del dettato costituzionale. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“E’ una data storica! Dopo 17 anni abbiamo firmato per la prima volta un pre-accordo per dare piu’ autonomia alla Lombardia, al Veneto e all’Emilia Romagna. E’ tutto scritto, da qui non si torna indietro. Sono molto soddisfatto di concludere ‘in bellezza’ la mia esperienza di governo della Regione Lombardia”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, all’uscita da palazzo Chigi dopo la firma dell’accordo preliminare sull’autonomia con i colleghi di Veneto ed Emilia-Romagna e con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio in rappresentanza del Governo.

CONCLUSIONE IN NUOVA LEGISLATURA – “Il completamento di questo percorso – ha osservato – e’ affidato al nuovo presidente della Regione e al futuro Governo e Parlamento di Roma, ma oggi abbiamo messo nero su bianco una pagina storica che apre una fase nuova per le Regioni e per tutto il sistema delle autonomie”.

DEDICA A CITTADINI – Il presidente lombardo ha detto di dedicare l’importante risultato raggiunto oggi “ai milioni di cittadini che con il loro voto al referendum di ottobre, ci hanno dato la forza per raggiungere questo obiettivo. Senza di loro, non saremmo arrivati a questa firma. Dedico loro questa vittoria e – ha ribadito – affido a chi verra’ dopo di me, il compito di completare in tempi rapidi questo percorso. Piu’ autonomia vuol dire piu’ competenze, piu’ risorse, piu’ servizi. E vuol dire anche un modello nuovo, che potra’ essere esportato in altre Regioni”.

IL SISTEMA DEL FINANZIAMENTO – Per quanto riguarda i finanziamenti, ha aggiunto il Governatore, sono stabiliti i criteri: il primo e’ calcolare quanto oggi lo Stato spende in Lombardia, queste risorse andranno nel bilancio della Regione, cioe’ vuol dire risorse in piu’. Gli altri due criteri sono i costi e i fabbisogni standard, che sono una nostra battaglia
storica; vuol dire che chi governa meglio ha un vantaggio perche’ spende meno e riceve di piu’ dallo Stato. E poi la compartecipazione al gettito di uno o piu’ tributi erariali, una svolta storica. Finisce il sistema dei trasferimenti, vuol dire che le tasse pagate in Lombardia in quota importante rimarranno in Lombardia. Questi sono criteri straordinariamente importanti e innovativi”.

(*qui sotto il video pubblicato sulla pagina FB del Governatore lombardo che immortala il momento della firma. Da sinistra Gianclaudio Bressa,  Roberto Maroni,  Luca Zaia e  Stefano Bonaccini)

 

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