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Mario Mantovani: ‘La battaglia per il Pronto Soccorso di Abbiategrasso non si ferma’

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ABBIATEGRASSO – Una battaglia che non si ferma, che presto verrà rilanciata: è quella per la riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale Costantino Cantù di Abbiategrasso nelle ore serali, dopo le 20.

Il  sindaco Cesare Nai, assieme ai rappresentanti istituzionali dell’Abbiatense, ha incontrato il 5 febbraio scorso la commissione Sanità di Regione Lombardia, che si è impegnata a tenere viva l’attenzione sul tema: quello che si profila è un nuovo voto in Consiglio Regionale, analogo alla mozione che l’allora consigliere Mario Mantovani decise di sostenere con forza, dando seguito alle pressanti richieste della comunità abbiatense e dei molti Comuni che ruotano attorno all’ospedale ‘Costantino Cantù’.

Mario Mantovani ha ribadito, dopo la presenza del 16 dicembre 2018 alla manifestazione popolare in piazza Marconi ad Abbiategrasso, la necessità di tenere alta la guardia.

“Si sta costituendo proprio in questi giorni la nuova squadra che governerà gli ospedali di Legnano, Abbiategrasso, Cuggiono e Magenta. Auspichiamo che il nuovo direttore Odinolfi sappia fare scelte migliori rispetto al suo predecessore. Buon lavoro”, ha dichiarato (ed augurato) Mantovani.

Il principio cardine è sempre lo stesso: deve essere la politica, quindi la volontà popolare, ad orientare le scelte dei tecnici. Anche e soprattutto in un ambito delicato e strategico come la sanità.

“Deve essere riaffermata la Sovranità del nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda la salute del cittadino. Un investimento in salute dell’8,7 del Pil nazionale contro l’11% della Francia, l’11,9% della Germania, il 10% del Belgio, deve farci riflettere. La salute è un diritto garantito dalla Costituzione, l’Italia dev’essere sovrana mentre l’Europa ci costringe a investire sempre meno. Gli ultimi governi hanno ridotto gli investimenti, un errore che coinvolge anche Regione Lombardia. La riforma in Regione Lombardia, che non ho condiviso, sta dando i suoi frutti negativi. Non si possono chiudere i P.S. come avviene oggi ad Abbiategrasso, una città di 34.000 abitanti e che arriva  con i comuni vicini a 80.000, ai quali in buona sostanza si impone di andare a Magenta. Invito ad andare di notte, come ho fatto io,  dopo l’una di notte al P.S. di Magenta per vedere cosa succede. Non possiamo consentire questo, altrettanto si dica per le liste d’attesa o la chiusura dei punti nascita…”

Queste parole di Mario Mantovani, alla luce del nuovo voto che si profila in Regione Lombardia, mantengono inalterate la propria forza.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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