Marcia dell’Acqua, l’Ecoistituto porta centinaia di persone a Castelletto di Cuggiono

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CASTELLETTO DI CUGGIONO Una giornata da ricordare, con centinaia di persone alla Marcia dell’Acqua.

Per noi è l’inizio di un percorso come abbiamo reso pubblico con la mozione finale della Marcia che potete leggere qui con alcune foto (Grazie Cristina Ferri per avercele inviate).
Considerando che tutto è partito da noi quattro gatti di una associazione di volontariato, forse questo dovrebbe interrogarci sul fatto che il problema acqua non è un problema da poco….
Ma non vogliamo fermarci qui ci piacerebbe farlo con voi, con tutti quelli che hanno a cuore questo prezioso bene comune fonte di vita, di ogni vita, di ogni essere vivente.
Di seguito il quaderno che abbiamo distribuito alla marcia.
Ha avuto un ottimo successo la Marcia dell’Acqua che l’Ecoistituto Valle del Ticino ha organizzato domenica 5 febbraio a Castelletto di Cuggiono. Sindaci (da Cuggiono a Castano passando per Cassinetta), la presidente del Parco Ticino Cristina Chiappa, Oreste Magni e molti ambientalisti al seguito.
Di seguito l’editoriale che Magni ha pubblicato sull’ultimo numero del bollettino informativo dell’associazione.

 Dobbiamo sollevare il tema acqua, tema delicato, per molti versi drammatico, ma purtroppo ignorato dai più. Certo, guardiamo in televisione i fiumi in secca, i nubifragi e i fenomeni estremi sempre più frequenti, ma finché questi non ci toccano da vicino, sono quasi uno spettacolo che in fondo ci riguarda poco, come del resto lo scioglimento dei ghiacciai, la desertificazione o l’innalzamento dei mari. Del resto l’acqua scende dai nostri rubinetti… e allora che problema c’è? ■ Ma il problema c’è eccome! Basterebbe guardarci un pochino intorno anche nel nostro territorio per cominciare a capire, basterebbe parlare con qualche agricoltore, osservare ad esempio quelle che una volta erano le normali asciutte del Naviglio Grande, momento di festa per le popolazioni rivierasche, e oggi quelle chi se le ricorda? Un tempo duravano qualche settimana, ma il canale manteneva una sua portata seppure ridotta, consentendo al di là della pesca collettiva del primo giorno, a buona parte degli animali acquatici di sopravvivere. Oggi il Naviglio è reso completamente asciutto per diversi mesi, canale privo di vita. Certo con il suo letto asciutto le necessarie manutenzioni possono essere realizzate a costi inferiori. Ma sono questi gli unici veri costi? ■ Certo se vediamo questa operazione unicamente dal punto di vista di chi deve riparare le sponde, o del costi di chi deve finanziarle, non ci sono dubbi… ma se allargassimo lo sguardo al mondo agricolo, agli animali, alla biodiversità, alle falde che si abbassano, la valutazione sarebbe ben diversa. La drammatica secca dei fontanili, delle rogge un tempo pullulanti di vita o i laghetti in vallata tra – sformati in deserti, sono entrati nel conto? Perchè l’acqua è vita, è la base principale della vita. E allora a partire da quello che vediamo, cerchiamo di allargare il nostro sguardo, sforziamoci di capire come questo bene comune vada protetto, utilizzato al meglio, non sprecato, non ridotto a merce, come del resto si è espressa la maggioranza degli italiani con il referendum del 2011 ■ La marcia dell’acqua di oggi vuole avere anche questo senso, essere una occasione per aggregare quelle realtà che vogliono stimolare consapevolezza individuale e collettiva, promuovere scelte più sostenibili individuali e istituzionali. ■ Giovedì 12 gennaio a Cuggiono, abbiamo presentato un bel libro “Gli stati generali dell’acqua” stimolato dall’ associazione “Laudato si,una alleanza per il clima, la terra e la giustizia sociale”, alla presenza di chi questo libro lo ha curato, Daniela Padoan la direttrice dell’associazione, libro che affronta il tema analizzandolo sotto molteplici aspetti, non ultimo, quello dei tentativi in corso, di privatizzare questo essenziale bene comune. ■ In fondo la nostra scommessa è questa, partire dalle esperienze quotidiane per andare più in là, essere consapevoli e attenti al tema dell’acqua, tema centrale che non dobbiamo ignorare, e nel fare questo assumere atteggiamenti coerenti nei nostri comportamenti, verso noi stessi e verso chi nelle istituzioni assume decisioni che non possono non mettere al centro questa fonte di vita, questo bene comune che va salvaguardato. ■ E per quanto riguarda il Naviglio ora completamente asciutto, questa marcia vuole essere anche un messaggio perchè in futuro non si assista più a questo triste spettacolo. Oreste Magni

(foto tratte dalla pagina Facebook dell’Ecoistituto)

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