― pubblicità ―

Dall'archivio:

Marcallo, trasporto alunni e ScuolaBIS: la posizione della ‘Civica’

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MARCALLO CON CASONE – La scorsa settimana abbiamo partecipato alla presentazione del progetto ScuolaBIS organizzata dall’Amministrazione comunale, perché siamo interessati a questo tema che faceva parte del programma amministrativo di Civica del 2019.

ScuolaBIS dovrebbe comprendere, oltre al carpooling, anche i servizi pedibus e velobus, di cui purtroppo ancora non si è parlato. Il progetto era già stato previsto lo scorso anno con uno stanziamento biennale di circa 32mila Euro per lo studio di fattibilità e l’organizzazione.

Dobbiamo rilevare alcune condizioni che in questo momento rischiano di rendere questa iniziativa, seppur teoricamente valida, un ulteriore problema per le famiglie in vista della riapertura delle scuole a settembre.
Quando si parla di progetti su base volontaria che riguardano l’organizzazione familiare (se le famiglie non partecipano mettendo a disposizione le loro auto, il progetto non può partire) è molto importante parlare chiaro. Al momento sappiamo che è possibile fino al 20 luglio circa compilare un questionario e aderire al progetto ScuolaBIS, ma nel frattempo sono state comunque aperte le iscrizioni a servizi scolastici tra cui lo scuolabus (oltre a mensa assistita, pre e post scuola) di cui però non si garantisce la fattibilità.
In questo modo si crea solo confusione, che non favorisce le adesioni al nuovo progetto e non risponde alle domande di chi vorrebbe avere informazioni certe, generando polemiche e spostando il problema a settembre.

Il progetto carpooling può avere una valenza ecologica e sociale se si affianca ai servizi già attivi, incoraggiando chi accompagnava i ragazzi a scuola in macchina a condividere i posti liberi con altri, diminuendo di conseguenza il numero totale di auto in circolazione. Non deve diventare invece il pretesto per eliminare lo Scuolabus perché ritenuto troppo oneroso per le casse comunali, senza risolvere il problema del trasporto per le famiglie di Casone e delle zone più decentrate di Marcallo.

Inoltre, come verranno reinvestiti i fondi destinati allo scuolabus qualora venisse soppresso il servizio (nel 2018/19 la spesa è stata di circa 38mila Euro più iva, di cui circa il 30 percento pagato dagli utenti)? É già stato previsto il suo ripristino al termine dell’emergenza sanitaria? Si è pensato di contattare personalmente le famiglie che usufruivano del servizio l’anno scorso? Si tratta di 41 bambini della primaria e 35 ragazzi della secondaria.
Infine ci chiediamo se non fosse possibile concepire questo progetto coinvolgendo le fasce d’età che potrebbero davvero essere le più coinvolte e avvantaggiate dal carpooling, come i ragazzi delle scuole superiori o gli studenti universitari che si spostano verso la stazione di Magenta.

Per quanto capiamo che la situazione sia incerta e non facile da gestire, l’Amministrazione, che legittimamente fa delle scelte e stabilisce delle priorità, deve poi essere in grado di comunicarle ai cittadini nel modo più trasparente possibile, numeri e strumenti alla mano.

LISTA CIVICA MARCALLO

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi