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Marcallo: il Comune raccontato dai sindaci

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MARCALLO CON CASONE – Tanta gente, di diverse generazioni, tutti accomunate dalla voglia di ascoltare e comprendere una storia davvero affascinante, scritta a più mani. E’ il progetto ‘Marcallo con Casone. Il Comune raccontato dai sindaci’ presentato venerdì sera, in una affollatissima Sala San Marco. La serata, davvero piacevole, moderata dal giornalista Franco Bruno, è piaciuta perché innanzi tutto è emerso – al di là del contesto storico politico e delle diverse vedute dei sindaci –  il lavoro comune degli amministratori locali. Ognuno per la sua parte che ha contribuito a trasformare Marcallo da paese prettamente agricolo a centro del Magentino con una serie di servizi di tutto rispetto.

In apertura, il sindaco Massimo Olivares, assieme all’Assessore alla Cultura Marina Roma hanno ringraziato tutti i soggetti coinvolti in questo progetto. “Ci siamo resi conto – ha detto Roma – che i cittadini, al di fuori della schiera degli ‘addetti ai lavori’, hanno la curiosità di sapere che cos’è un Comune, com’è organizzato, che ruolo hanno il sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale e che in pochi conoscono in profondità il vissuto amministrativo di Marcallo con Casone”. Da qui l’interessante proposta in primo luogo didattica – visto il fattivo coinvolgimento dell’alternanza scuola lavoro degli studenti del Liceo ‘Quasimodo’ e del ‘Bramante’ di Magenta – che ha portato alla pubblicazione.

Un lavoro fatto di passione e curiosità che ha visto gli studenti protagonisti, poter toccare con mano l’archivio comunale e la relativa documentazione. Poi “in cattedra” sono saliti i sindaci. Che in sala abbondavano anche in platea. Abbiamo visto Sergio Garavaglia, a lungo sindaco di Ossona, e Fulvio Colombo sindaco reggente di Boffalora sopra Ticino. Il primo a prender la parola è stato Renato Maronati sindaco di Marcallo con Casone dal 1973 al 1985, ma in Comune dal 1964. “Ho visto la transizione da un paese prettamente contadino, ad un paese in cui si lasciavano i campi e si andava in fabbrica. Inizialmente – ha spiegato – si è cominciato a costruire, ma senza avere un piano preciso”.   Poi tanti aneddoti piacevoli: l’arrivo del metano in paese, il nuovo Piano di Fabbricazione, la fine della costruzione delle scuole medie. Dopodiché è toccato a Italo Viola, primo cittadino dal 1985 al 1990. Uno che aveva conosciuto e fatto il ’68. “Abbiamo iniziato dalle opere principali ma poi – ha proseguito con la sua testimonianza – abbiamo cominciato con i bisogni personali dei cittadini. Vedi la Posta a Casone piuttosto che il Centro Anziani”.

Di quegli anni anche il contenzioso sull’Asilo. Con l’Amministrazione, che alla fine è subentrata come proprietà alla Parrocchia. Tra gli altri ricordi di quell’epoca i consigli comunali lunghissimi con anche 60 o 70 punti all’Ordine del Giorno. “Passava praticamente tutto dall’aula e ci si doveva accordare preventivamente per poter andare avanti”. Di quell’epoca anche il rapporto molto stretto con il Cardinal Martini e la questione più ‘spinosa’ del Cardinal Milingo che era ‘di stanza’ a Casone.  Eugenio Garegnani sindaco dal 1990 al 1999 ha vissuto con la sua seconda amministrazione l’elezione diretta introdotta con la legge 81 del ’93. “Si è trattato di un cambiamento importante nel segno della semplificazione” ha ricordato Garegnani. “Una delle priorità del nostro programma di quegli anni fu lo spostamento dei mezzi pesanti dal centro del paese, in attesa della “benedetta” Bretella Boffalora Malpensa  che sembrava dovesse essere pronta da un momento all’altro….”.

Dopodiché è toccato a Massimo Garavaglia oggi Vice Ministro all’Economia del governo e sindaco dal 1999 al 2009. E’ con Garavaglia che a Marcallo con Casone si assiste all’avvento della Giunta monocolore leghista che a distanza di vent’anni continua a governare il paese. “Ma al di là della politica – come ha ben detto Garavaglia – c’è l’amministrazione. Questa sera abbiamo sentito cosa significa essere amministratori: mettersi a disposizione della propria comunità per servire il proprio paese”. Garavaglia ha raccontato anche di quando nel 1995 fece il suo primo ingresso in Consiglio comunale: “La politica di insegna a stare al mondo. Vedi come in Consiglio comunale le tensioni si stemperano, perché siamo lì tutti con la stessa motivazione: vogliamo fare del bene al nostro paese”.

Garavaglia incalzato dal moderatore ha parlato anche delle sue esperienze successive. “Quello che conta è vedere ogni sfida come l’inizio di un nuovo percorso”. Accadde esattamente così quando Garavaglia entrò per la prima volta alla Camera “in punta di piedi”. Non sono mancati i momenti difficili nel suo mandato da Sindaco. “Il peggiore indubbiamente l’incendio alla Tecnoimpianti. Abbiamo corso un grosso pericolo con il rischio di dover evacuare l’intero paese. Perciò quanto poi riuscimmo a farci passare sopra il tracciato della TAV la soddisfazione fu doppia…”.

Da ultimo, Massimo Olivares attuale sindaco e primo cittadino dal 2009. “E’ stata un’eredità pesante per il sottoscritto – ha esordito – anche perché io ero il primo sindaco che veniva da fuori (‘furest’) paese, ma soprattutto perché quelli furono gli anni della crisi economica con i tagli agli enti locali e il patto di stabilità da rispettare. Eppure, ne siamo venuti fuori bene e ancora oggi con un ‘credito’ di 250 mila euro all’anno siamo noi a finanziare lo Stato”.  

F.V.

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