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Mancarsi (di Coma Cose), la canzone più bella dell’estate- di Camillo Langone

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La canzone più bella dell’estate 2019 è una canzone triste. Dunque non è di Jovanotti ma dei Coma Cose, nome che è abbastanza un programma. La canzone più bella dell’estate 2019 ha un video che mi ha subito ricordato Luigi Ghirri, una di quelle fotografie scattate da Ghirri nella campagna reggiana poco prima di morire. La canzone più bella dell’estate 2019 non sono sicuro possa essere capita dagli ultraquarantenni. “Che schifo avere vent’anni / però quant’è bello avere paura…”. Io ho capito “Mancarsi”, è il titolo, perché sono un ventenne come dimostra la mia identificazione immediata col testo. Che la canzone più bella dell’estate 2019 sia malinconica dimostra la sua natura di canzone d’amore (“la tristezza, connaturale all’amore” disse Testori a Luca Doninelli). Contiene versi meravigliosi che meriterebbero un commento di Costanza Miriano (“Ci hanno dato un cuore in mezzo alle gambe / ma senza le istruzioni per usarlo”), di Pasquale Panella (“Però chi ha troppo grano attorno / probabilmente è uno spaventapasseri”), di Davide Rondoni (“Ci hanno dato tutto, ci hanno tolto tutto / poi ci hanno detto Lascia un commento”). I Coma Cose sono una coppia di musicisti-cantanti, lui bresciano, lei di Pordenone, che vestono male (bomber, tute, felpe con cappuccio, berretti con visiera), bevono male (birra Corona), abitano male (impossibile abitare con agio a Milano se vieni da fuori e hai pochi soldi come loro dicono), e siccome tutto fa brodo scrivono talmente bene da scrivere: “Ma per fortuna io ho incontrato te / che mi ricordi casa come le campane”. Giù il cappello, o il berretto con visiera se, inspiegabilmente, portate quello.

Camillo Langone (Il Foglio)

TESTO COMPLETO

Ho detto, “Torno presto” come
Ogni volta che poi faccio le quattro
E strozzo una Corona col limone
Sennò poi ti racconta ciò che ho fatto
Tipo la copertina, quella nera
La luna è bianca e tu mi fai da prisma
Colorami una vita più leggera
Se giro il bomber sembro un Hare Krishna
Partiti da lontano senza niente
Ma in questo mondo, sai, bisogna farseli (money, money)
Però chi ha troppo grano attorno
Probabilmente è uno spaventapasseri
Dammi dell’ossigeno, fammi sentire in bilico
Fammi pensare che questa giornata non sia grigia
Come quando trovi la spiaggia dell’anno prima in fondo alla valigia
Ma ci pensi mai
A noi due, agli sbagli
A chi ci ha preso in giro
Agli sbalzi d’umore che ci causano drammi
Che schifo avere vent’anni
Però quant’è bello avere paura
La strada è solo una riga di matita
Che trucca gli occhi alla pianura
Percorrerla tutta per andare lontano
E fammi fare i soldi come i rapper che poi dividiamo
Con la nebbia i lampioni
Disegnano liane di luce in una giungla di cemento
Ci hanno dato tutto, ci hanno tolto tutto
Poi ci hanno detto, “Lascia un commento”
Ci hanno detto, “Vivere è una corsa, quindi corri
Lo capirai solo al traguardo”
Ci hanno dato un cuore in mezzo alle gambe
Ma senza le istruzioni per usarlo
Ci hanno dato il piombo, ci hanno dato il fango
Ci hanno chiesto, “Quando diventate grandi?”
E nonostante tutto
Abbiamo ancora gli occhi rossi
Come quelli dei conigli bianchi
Ci hanno detto, “Niente dura per sempre
Tranne la musica, quella rimane”
Ma per fortuna io ho incontrato te
Che mi ricordi casa come le campane
Ma ci pensi mai
A noi due, agli sbagli
A chi ci ha preso in giro
Agli sbalzi d’umore che ci causano drammi
Che schifo avere vent’anni
Però quant’è bello avere paura
La strada è solo una riga di matita
Che trucca gli occhi alla pianura
Ma tu ci pensi mai
Alla fretta, ai ritardi
A chi è rimasto indietro
E quanto è ancora è difficile dirgli, “Mi manchi”
Che schifo avere rimpianti
Però quanto è bello avere paura
La strada è solo una riga di matita
Che trucca gli occhi alla pianura
Percorrerla tutta per andare lontano
E fammi fare i soldi come i rapper che poi dividiamo
E fammi fare i soldi come i rapper che poi dividiamo

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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