MALPENSA – Dopo essersi ormai confermato come hub delle merci più importante del Sud Europa, l’aeroporto di Malpensa cresce impetuosamente anche in termini di passeggeri. Nel 2018 si supereranno ampliamente i 30 milioni di persone in transito: ad agosto, in due settimane, sono passati 1.8 milioni di viaggiatori a Malpensa, con un altro mezzo milione di persone a Linate nello stesso periodo di tempo: sono i viaggiatori registrati in entrata e uscita nei due scali milanesi gestiti da Sea dal 1° al 15 agosto.
Con il principale impianto del capoluogo lombardo, Malpensa, che secondo la società «ha registrato il suo record storico» con oltre 1,3 milioni di persone e «con un incremento il linea con mese di luglio che si attestava al +10%».Le mete più gettonate restano da un lato quelle balneari del Mediterraneo (Sicilia, Sardegna, isole greche e spagnole) e dall’altro quelle di lungo raggio (Usa, Caraibi, Maldive, Medio Oriente).Al netto dei flussi, aeroporti e vettori sono concentrati i più sul lungo raggio, il segmento più remunerativo. Per avere un’idea: un turista che arriva da un altro continente consente ricavi per lo scalo di 5-6 volte maggiori di chi vola sul corto-medio raggio. «Nel 2014 a Malpensa abbiamo registrato quattro milioni di viaggiatori intercontinentali, quest’anno ne prevediamo sei», stima Pietro Modiano, presidente di Sea.
E per affrontare il futuro al meglio, Sea lancia ora il maxi restyling del Terminal 2 (da dove partono le low cost): come riportava ieri il Corriere della Sera arriveranno più luce, interni tutti rifatti, un’ampia area ristorazione e per gli acquisti dell’ultimo minuto (per chi torna a casa) o degli oggetti utili (per chi sta andando in vacanza). Oltre 20 milioni di euro di costo complessivo e interventi che inizieranno ufficialmente tra circa un anno, mentre i preparativi saranno avviati già entro il 2018.
L’impianto ha come unico utilizzatore la seconda low cost d’Europa easyJet che su Malpensa quest’anno metterà a disposizione 8,4 milioni di posti e che è sempre più convinta della sua idea di avere un intero terminal dedicato soltanto alle sue operazioni (lo stesso avviene a Londra Gatwick e da poco allo scalo di Catania).
A fronte di questi numeri, dei quali parliamo da quasi 1 anno, appare evidente come la strada di collegamento con Malpensa diventi strategica per tutto l’Est Ticino, da Vigevano a Malpensa. Ignorare questo dato di fatto è assolutamente puerile, e sterile.
F.P.