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Malpensa, nuova Ferrovia Gallarate – Terminal 2: tutti i dubbi del Comitato Salviamo La Brughiera

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO  MALPENSA – <<Il 4 luglio 2019, due referenti del Comitato e due referenti di Legambiente Gallarate, hanno assistito, come auditori, alla Conferenza di servizi decisoria in Regione Lombardia sulla ferrovia ed
entro 120 giorni questa fase verrà conclusa, con l’acquisizione dei pareri dei diversi enti riguardo la completezza documentale.
Ad inizio seduta, sono state presentate da parte di Ferrovie Nord le integrazioni documentali richieste.

Entro ottobre Regione Lombardia, valutati i pareri degli enti, deciderà se la pratica potrà dirsi completa.
In tal caso, procederà alla valutazione delle osservazioni ed esprimerà il suo parere.
Se invece la maggior parte degli enti esprimesse diniego motivato, rispetto alle integrazioni di Ferrovie Nord, potrebbe anche archiviare la pratica.
In quella sede il nostro Comitato, presente solo in qualità di auditore, non ha potuto esprimere alcun parere, ma crediamo corretto far conoscere comunque la nostra posizione.

La scarsa qualità delle risposte presentate da FNM ha spinto quasi tutti i presenti ad esprimere forti perplessità e qualche contrarietà che non possiamo che condividere.
Non cambiano in alcun modo le ipotesi di progetto e non si tengono presente le soluzioni alternative, presenti negli stessi studi presentati da FNM, quale il rapporto costi/benefici del Politecnico di Milano, dove si indicavano altre soluzioni (il raccordo ad Y a Busto Arsizio) che costa un terzo ed otterrebbe lo stesso risultato o la “propedeuticità” del potenziamento della Rho Parabiago, senza il quale questo progetto risulterebbe inutile.
Ancora da evidenziare l’arroganza con cui FNM afferma nei propri documenti che non sarà necessaria nessuna opera di compensazione, sintomo di come questo ente tenga alla cura del territorio.
Molti altri documenti presentati sono da noi ritenuti assolutamente insufficienti o, peggio, indifferenti rispetto al disastro ambientale che si prospetta nella nostra brughiera, nei nostri boschi.
La presentazione del 4 luglio scorso ci conferma che questo progetto, nato senza un’idea generale sullo sviluppo del territorio e di tutte le infrastrutture che insistono attorno a Malpensa, è assolutamente inutile e dannoso, non portando nessun vantaggio, nessun beneficio né al territorio né ai fruitori dell’aeroporto.
Viste anche le prese di posizione dei rappresentanti degli enti, auspichiamo che tutti i presenti confermino le loro contrarietà e, con noi, si associno all’idea di fermare questo nuovo disastro ambientale ed economico>>.

*Comitato Salviamo la Brughiera

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