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Magnago, ultimo Consiglio per il sindaco Carla Picco

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MAGNAGO – Emozionata, ma al contempo fiera di avere dato il proprio contributo al comune in questi anni dalla poltrona principale. L’ultimo consiglio comunale andato in scena a Magnago ha dato al sindaco uscente Carla Picco l’occasione per tracciare un piccolo bilancio.
Non senza mandare una frecciatina in una direzione precisa, quella del consigliere Emanuele Brunini di cui ha contestato l’assenza “dopo averci impegnato per molti anni con le sue interrogazioni e mozioni su cui abbiamo discusso molto”.  Picco ha esordito con la consapevolezza di avere profuso il massimo impegno per il bene del territorio magnaghese e bienatese: “ringrazio davvero tutti, ho cercato di fare in questi anni quanto ritenevo fosse mio dovere fare, coinvolgendo l’assemblea nel rispetto del Regolamento , non ho mai guardato all’orologio per dare a ciascun consigliere la possibilità di esprimersi fino in fondo su ogni argomento”.  Poi, appunto, arriva il capitolo che non le è piaciuto: “sarebbe stato bello che in questo consiglio ci fossero tutti – ha proseguito – anche il consigliere Brunini che ha fatto altre scelte politiche e ha deciso di non candidarsi più con i Cinquestelle, ci avrebbe fatto piacere conoscere le sue motivazioni,  le sue sensazioni, in questi anni ci ha impegnato molto con le sue interrogazioni e mozioni”. Poi ha ripreso il capitolo ringraziamenti coinvolgendo il personale e la Polizia Locale.  E, dopo la soddisfazione dell’assessore allo sport Angelo  Lofano perchè “abbiamo chiuso l’esperienza amministrativa con la riqualificazione della pista di atletica, ancora in atto , a cui tenevamo molto”, è arrivato l’attestato di stima da parte di un esponente dell’opposizione, Mario Ceriotti di “Amministrare Insieme”: “è chiaro che il mio ruolo mi imponeva di esprimere le mie riserve sulle scelte dell’amministrazione laddove non le condividessi – ha spiegato – ma voglio ringraziare il sindaco per la disponibilità che ha sempre dimostrato nel gestire la situazione sempre con grande respiro morale e spirito di condivisione, e peraltro voglio farle i complimenti perchè, rispetto alle prime sedute in cui si era persino commossa,  ha acquisito una progressiva sicurezza del suo ruolo”.
Cristiano Comelli

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