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Magnago/centri estivi: bene il ‘parrocchiale’, meno quello ‘comunale’

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MAGNAGO – Quelli organizzati dalle parrocchie godono di buona salute. Quello proposto da comune e Azienda speciale, invece, ha avuto un’adesione tiepida. L’iniziativa è la stessa, organizzazione di iniziative estive a beneficio dei giovani di Magnago e Bienate, ma gli esiti sono stati opposti.  Prima di cercare di individuare le ragioni di questa scarsa adesione, il sindaco Carla Picco fa entrare in campo i numeri: “l’adesione non sta andando bene – dice – per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, finora, ci sono stati sette- otto bambini e si potranno formare al massimo due gruppi, per le elementari, invece, abbiamo avuto 12 o 13 adesioni,  nessuna  per le medie e per i gradi di studio successivi”.
  Diversa la musica che proviene dai centri organizzati dalle due parrocchie ognuna delle quali annovera un centinaio di iscrizioni. “E dire- spiega Picco- che quando promuovemmo un sondaggio rilevammo che vi erano duecento richieste il settanta per cento delle quali a tempo pieno”. Ma, al di là dei numeri, quale può essere la spiegazione di un’accoglienza della proposta al di sotto delle attese? “Non è facile spiegare tale fenomeno – dice il primo cittadino magnaghese – un po’ avrà inciso la paura della pandemia, un po’ forse le famiglie si erano nel frattempo organizzate diversamente; forse tutto questo bisogno non c’era ma abbiamo comunque ritenuto opportuno offrire questa possibilità”.
Cristiano Comelli

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