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Magentino perde il telefono a Scampia e i ragazzi glielo restituiscono: un reportage dalle ‘Vele’

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SCAMPIA (Napoli) – Il sole picchia forte e il sudore scende. La stanchezza si fa sentire. Guardiamo su Google maps, per arrivare a Scampia bisogna scendere all’ultima fermata. Quella di Piscinola. Perché dei turisti in vacanza a Napoli vanno a vedere il degrado quando ci sono così tante cose belle da vedere? Nessuno spreca tempo così. Deformazione professionale per chi scrive ( convinto che non è tempo sprecato..), curiosità (forse obbligata…) per i miei due compagni di avventura, Roby e Giux, di Magenta. Arriviamo al capolinea. Siamo parecchio fuori Napoli. Usciamo e troviamo due militari della Folgore con tanto di pastore tedesco al seguito. Chiediamo a due ragazzine dove si trova la via Labriola . “Dovete andare dall’altra parte, a Scampia. Qui siamo nell’altro quartiere. Piscinola non è Scampia”. Sembrava quasi volessero sottolineare che loro non arrivavano dallo schifo, ma da una zona migliore. E allora andiamo dall’altra parte. Ancora una camionetta di militari dell’operazione Strade Sicure. Ma in giro è la desolazione. Ben poca gente in circolazione. Qualche market dove si  compra di tutto con poco. Dopo pochi metri ecco la via Labriola e le Vele di Gomorra che mostrano tutta la loro fatiscenza. Entriamo in un viale. Osserviamo attorno e ci accorgiamo del gran numero di persona che ci guardano dalle finestre.

Hanno capito subito che due stranieri erano penetrati nel loro territorio. A fare cosa non si sa. Un tizio ci passa vicino con l’auto, ci osserva e non dice nulla. Dall’altra parte c’è una discarica di rifiuti accatastati di dimensioni imponenti. Proseguiamo. Degrado, sudiciume, musica a tutto volume. Attaccata a quel palazzo di 17 piani c’è la caserma dei carabinieri. Controllati a vista. Eppure appena varcato il confine sembra di entrare in una zona dove le regole sono altre e chi le detta non è lo Stato. Saperlo è una cosa, ma vederlo è diverso. Alla fermata del pullman ci sono due ragazzini. Una ragazza e un ragazzo. Parliamo con loro. A Scampia, ed è ovvio che sia così, la maggior parte della gente è brava gente. “Nessuno ti farà mai niente, se non ti opponi al sistema”, dice la ragazza. I palazzi fanno schifo, li vogliono abbattere. Lui, il ragazzino, non vuole parlare, anzi la ammonisce. “Basta, non dire nulla”. Parla con qualcuno al telefono: “Stiamo parlando con i milanisti. No, con i milanesi”. Parla in napoletano stretto, difficile da capire. Salutiamo. Torniamo alla metro di Piscinola. Roby si accorge di non avere più il telefonino. L’avrà perso chissà dove. Torniamo alle Vele. I due ragazzi ridono quando ci vedono arrivare. “Avete perso qualcosa? “, dicono. E ci mostrano il telefonino. Lo riconsegnano a Roby che lo aveva perduto alle Vele e subito gli viene riconsegnato. I ragazzi di Scampia non sono diversi dai ragazzi di Milano. Ma hanno zero possibilità di emergere. Sul gruppo Sei di Scampia se… abbiamo letto di un 14enne che non vuole entrare nel gioco mortale della mafia e vende pomodori. Ringraziamo e salutiamo. Prima di andarcene il ragazzo ci dice ridendo :”We, dite la verità’. Siete andati subito dai carabinieri appena vi siete accorti che il telefonino era sparito?”.

Graziano Masperi

 

 

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