MAGENTA “Ben venga la Milano Torino con tutta la città che si mobilita per l’evento, ma avremmo preferito qualcosa di più. Premesso che siamo contrari alla chiusura delle scuole, se proprio le si vuole chiudere che almeno si faccia qualcosa di costruttivo. Ad esempio, una volta partita la corsa, si sarebbero potute organizzare delle visite guidate ai monumenti della battaglia, al museo del Risorgimento, nelle chiese e tanto altro ancora”.
A dirlo è il comitato ‘Magenta vuole vivere’ che si sarebbe aspettato dall’Amministrazione un programma diverso dalla sola attesa della sia pur importantissima manifestazione ciclistica. “La partenza, alla fine – continua il comitato – dura una manciata di minuti. Una breve passerella per le vie della città e poi è tutto finito. Visto che si è scelto di tenere chiuse le scuole che almeno si facesse qualcosa di utile per i nostri ragazzi. Cosa che, a nostro avviso, non è stata fatta”.
Il comitato auspica che per i prossimi eventi si pensi a come far fruttare la presenza di un avvenimento di primo piano in città. “Non basta avere l’evento di rilevanza nazionale – concludono – è importante che si pensi anche ad altro. Non siamo una grande città, ma abbiamo tante belle cose che molti che vivono a Magenta ancora non conoscono. A cominciare dai nostri bambini che frequentano le prime classi della scuola”.
G.M.