MAGENTA – Partiamo dalla fine. Questa mattina siamo passati da via Crivelli, dove da gennaio la strada è interrotta causa lavori di manutenzione straordinaria del collettore fognario. E abbiamo visto chiaramente cosa recita il classico e immancabile cartello che, a norma di legge, elenca durata, importo dei lavori, committente ed impresa esecutrice.
Siccome la via è stata (temporaneamente) riaperta, avevamo tempo (e spazio…): or dunque, i lavori cominciati a gennaio 2018 si sarebbero dovuti concludere il 27 luglio (scorso..).
Fin qui niente di male. Ci sta. Peccato che l’assessore pro tempore Alfredo Bellantonio, responsabile dei lavori pubblici sino al maggio scorso, non abbia mai emesso comunicazioni ufficiali che specificassero i termini temporali del cantiere.
La sua durata. E non è cosa da poco, perché in tutta questa vicenda emerge chiaramente un deficit di comunicazione.
Arriva Laura Cattaneo e, va detto, le nostre sollecitazioni sui tempi di chiusura dei lavori vengono soddisfatte. Ergo, riapertura del cantiere sino al 26 agosto, ferie dell’impresa (la Mezzanzanica, una Spa di Parabiago molto attiva nel settore dei lavori pubblici, un’impresa indubbiamente seria) che svolge l’opera su committenza diretta di Cap Holding, colosso da centinaia di milioni di euro (di fatturato e lavori di adeguamento della rete idrica). Fine lavori aggiornata: ottobre 2018. Salvo complicanze e piogge battenti. Che fanno temere per uno slittamento a novembre oppure oltre. Alla meglio, il cantiere di via Crivelli durerà 10 mesi. Per un tratto fognario di poche centinaia di metri.
Ma chi e quando aveva parlato del 27 luglio come primigenio termine dell’opera, quando durante due conferenze stampa dei mesi scorsi a nostra precisa domanda venne detto che i lavori sarebbero proseguiti ‘fino a primavera inoltrata’, e poi ‘sino a fine luglio’?
Francamente noi l’abbiamo appreso negli ultimi 10 giorni. Ora, Magenta ha resistito per anni al caos del sottopasso di via Dante, e potrà certamente tollerare una dilazione (cosa che succede molto spesso) del cantiere di via Crivelli.
Ma è possibile che la comunicazione del cantiere sia stata gestita in maniera così raffazzonata? Nel mezzo della via ci sono un benzinaio, una rivendita d’auto ed altri negozi (in direzione chiesa di San Rocco), poi si ‘sfocia’ in via Garibaldi, dove tra 1 o massimo 2 anni si dovrebbe mettere mano ad asfaltatura (con un occhio, ovviamente, allo stato dei condotti fognari..).
L’auspicio è che l’errore marchiano (di comunicazione, ripetiamo) serva a non commetterne altri in futuro. Perché, di tutta questa vicenda, ci resta una sceneggiatura buona per Striscia la Notizia.
Fab. Pro.
