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Magenta, Via Crivelli: i lavori avranno una coda anche in autunno

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MAGENTA –  Ebbene sì, lo diciamo senza problemi: ci siamo sbagliati in parte o forse è il caso di dirlo, semplicemente illusi. Vuoi per una comunicazione spesso frammentata e, spesso, difficile sull’argomento, sta di fatto che la riapertura di via Crivelli dopo l’estate subirà un altro stop. Già,  perché se il cantiere per i lavori di manutenzione straordinaria al collettore di via Crivelli, si ferma per il periodo feriale facendo diventare così percorribile questa arteria di collegamento fondamentale per chi arriva in città dall’Abbiatense e da Vigevano, ecco la doccia fredda: la strada sarà di nuovo interrotta da lunedì 27 agosto sino (tempo e condizioni meteo permettendo) alla metà di ottobre. Il che significa, visto l’andazzo, una previsione di tutto il mese di ottobre.

Sull’argomento, abbiamo sentito anche l’assessore Laura Cattaneo che non ha nascosto un certo imbarazzo rispetto alla situazione in cui si trova il Comune di Magenta. Che è letteralmente tra l’incudine e il martello. Infatti, da un lato ci sono i cittadini ormai esasperati a cui dare risposte e dall’altra c’è CAP Holding, ovvero, la Società deputata alla realizzazione dell’intervento. Questo è bene rimarcarlo, anche perché nell’immaginario collettivo “chi fa i lavori” è il Comune. Ma non è propriamente corretto.

E’ proprio per questo che ci permettiamo di dare alcuni consigli sia al Comune, sia a CAP Holding, tanto zelante nel mandarci comunicati stampa su ogni genere d’intervento in ambito provinciale ma che, francamente, lasciatecelo dire, poco o nulla, ha comunicato su Via Crivelli. 

Certamente, un’informazione più puntuale alla cittadinanza rispetto ad un intervento così invasivo e penalizzante, soprattutto per il mondo del commercio, avrebbe dovuto essere messo in conto fin dall’inizio. Lo avevamo detto all’epoca all’apertura dei cantiere anche all’allora assessore delegato Alfredo Bellantonio.  In realtà il tema venne fatto scivolare via quasi fosse ordinaria amministrazione: una comunicazione molto stringata sul sito del Comune di Magenta (*che vorremmo sapere, soprattutto tra la popolazione anziana, quanti consultano realmente) e poco altro.  Dopodiché a dire la verità si è navigato a vista. Nei mesi scorsi, l’Amministrazione aveva auspicato la chiusura del cantiere entro i termini prefissati. Poi si è saputo poco o nulla. Naturalmente, anche CAP Holding sull’argomento ha latitato e continua a latitare. 

Ne vorremmo sapere tutti di più. A partire dai residenti della zona. Spesso ci fermiamo a parlare con operatori del commercio che hanno la loro attività in queste vie o in quelle immediatamente adiacenti, come la via Garibaldi. Sono disorientati. “Un giorno arrivano chiudono quella parte di strada e poi riaprono quell’altra, è un continuo andare avanti così, e poi se passi di lì non si vede mai nessuno a lavorare…”. Questa la risposta da manuale che ci arriva quasi sempre e che ci sentiamo di comprendere appieno. Perchè ci sono attività commerciali che in questi mesi hanno visto crollare a picco il loro fatturato, pompe di benzina letteralmente murate, ristoranti che stanno cercando un’altra sistemazione perchè l’alternativa è la chiusura.

L’assessore ai Lavori pubblici Laura Cattaneo, da poco insediatasi, ci ha garantito di voler invertire questa rotta. E senza dubbio è pregevole il fatto che in queste settimane, abbiamo assistito ad una maggior comunicazione, praticamente su tutti i fronti, rispetto al suo ‘silente’ precedessore. 

Anche lei, onestamente, ha ammesso che rispetto ad un’opera tanto rilevante anche in termini di viabilità pubblica, sarebbe servito ben altro. L’obiettivo è quello di correggere il tiro, per quanto possibile.  Frattanto, però, la Cattaneo si è già sbilanciata facendo una promessa: “Certamente i lavori per il rifacimento di via Garibaldi saranno gestiti in altro modo”. Lo speriamo tutti. Lo sperano in primis residenti e negozianti che visto anche il momento storicamente negativo per il mondo del commercio, non possono certo permettersi ritardi e disguidi. Pena il vedere qualche altra  – e sono già parecchie – saracinesca abbassarsi in città.

F.V.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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